Finalmente si riparte. Dopo tre mesi si torna a parlare di calcio giocato, si vive una vigilia, seppur in un contesto del tutto anomalo e privo dell’essenza del calcio, quel fattore pubblico che solo in tv potrà godersi lo spettacolo. Il Benevento parte per Cremona e riparte allo “Zini” per la sua volata verso la Serie A.
“E’ bello ritrovarsi, i ragazzi hanno grande voglia. – dice Pippo Inzaghi – Non possiamo sapere cosa affronteremo, non ci siamo mai confrontati con una sosta di tre mesi. Non possiamo pensare di trovare la squadra che abbiamo lasciato, ma piano piano dobbiamo provare a tornare quelli di prima. Sono curioso di vedere i miei ragazzi, gli ho detto di andare a divertirsi, abbiamo a portata di mano un obiettivo straordinario. Quando leggo i giornali sono felice. Dobbiamo fare il prima possibile questi otto punti. Pensare di aver fatto meglio di quella Juve da’ una carica pazzesca, che va anche al di là della condizione”.
Sulla condizione della rosa: “Non avremo Viola e Letizia per dei problemini, ma non mi va di rischiare. Sono sicuro che gli undici che andranno in campo ci daranno una grande mano”.
Sul prossimo avversario che ha già rotto il ghiaccio mercoledì scorso: “Non possiamo conoscere la realtà, non so se per loro è stato meglio giocare, ma sapete che guardo poco gli altri. Non mi sorprendono i risultati di Bisoli, anzi mi son sorpreso a vedere che all’inizio non aveva ingranato. Ha valori da Serie A. Ha vinto due partite e non credo che cambierà contro di noi, hanno giocatori veloci e centrocampisti di inserimento con dei grandi centravanti. Guardo in casa mia e noi dovremo fare la partita, si vince combattendo su ogni palla, non so se saremo subito pronti ma ci ritorneremo piano piano. Domani ci giochiamo anche un record incredibile in trasferta e siamo imbattuti da 19 partite”.
Un passo indietro, rivivendo il periodo di quarantena: “Non c’è mai stato nessuno che abbia detto che il Benevento non avrebbe meritato la A. Se avessero bloccato tutto, un giorno ho pensato: “Rivinceremo un’altra volta la B”.
L’esperienza personale di Inzaghi nel periodo di lockdown: “Ero preoccupato per la mia famiglia e gli amici, vedrò i miei genitori che mi verranno a trovare dopo mesi. Quelle zone sono state toccate in modo incredibile e speriamo che il nostro nuovo inizio sia un segnale di speranza. Dopo il buio, torna il sole”.
Trascorsi i mesi, ma è tutto un filo conduttore e restano gli stessi dubbi per la formazione iniziale, ora però potendo contare anche fino ad un massimo di cinque sostituzioni nell’arco dei 90 minuti: “Non do importanza ai moduli. – spiega – Senza Viola devo ragionare, giocherà Improta e con lui posso fare 4-4-2. Ho preparato entrambi i moduli e so che potremo anche cambiare a gara in corsa. Ci sono sempre i soliti ballottaggi, prima li risolvevo in base alla partita da fare, stavolta in base alla situazione individuale di condizione. Dovrò gestire chi ha qualche allenamento in meno nelle gambe, ma avere 5 cambi in questo momento è importante. Non sono d’accordo sul numero, ma in questo momento è giusto anche per prevenire gli infortuni”.
Sul calcio di questo periodo: “Ho visto squadre in buona condizione, siamo tutti sulla stessa barca e abbiamo tutti la stessa curiosità e gli stessi dubbi. E’ tutto nuovo per tutti”.
Verso la festa promozione: “Penso si possa festeggiare con le dovute misure. Se hanno aperto parchi e discoteche penso che allora si possa aprire parzialmente anche uno stadio”.