La giornata si apre nel ricordo di Carmelo Imbriani a cinque giorni dal quello che sarebbe stato il suo quarantaquattresimo compleanno. Il tributo della Curva Sud fa da cornice all’inizio di gara.
Tesser deve ancora rinunciare a Pobega, neanche in panchina, e ridisegna anche la linea di difesa con Tremolada ad innescare il tandem Candellone-Strizzolo. Diverse assenze con le quali fare i conti per Inzaghi che ha le pedine contate in difesa e torna al vecchio 4-4-2 con Sa in coppia con Moncini in attacco.
I TEMPO – I padroni di casa partono bene, ma la prima occasione al minuto 10 è del Pordenone. Il Benevento si lascia prendere in contropiede, Strizzolo per Tremolada che dal limite arma il sinistro, risponde in corner Montipò. Al quarto d’ora rispondono i giallorossi, Insigne per la testa di Moncini che non trova la porta. Minuto 26, ancora una piccola sbavatura, Strizzolo la riesce a tenere, palla ancora a Tremolada che prova a giro sul secondo palo, di poco fuori. Dopo un minuto ci prova anche Candellone, anche lui non è preciso. I padroni di casa soffrono un po’ in costruzione con i soli due mediani, ma al 35esimo Caldirola conquista una punizione che diventa decisiva. Dai 20 metri la piazza Viola che pennella la sfera che dolcemente va sopra la barriera, senza lasciar possibilità di intervento a Di Gregorio. La frazione si chiude ancora con un brivido per i giallorossi, ancora Tremolada che in area può fare quello che vuole, fa la scelta sbagliata provando a piazzare col destro con troppa superficialità, senza trovare la porta. A dieci dal termine ancora occasione per Bocalon, in uscita Montipò mantiene inviolata la sua porta.
II TEMPO – La ripresa si apre subito con un’occasione per i padroni di casa, Improta impenna per Moncini che gira al volo, se la ritrova Di Gregorio tra le braccia. Pochi minuti dopo l’attaccante la sfiora anche di testa quel tanto che basta per insaccare, ma il primo assistente di linea ravvisa una posizione irregolare che, a rivederla, sembrerebbe proprio di millimetri. Minuto 10, ancora costruzione dalla sinistra, Viola per l’inserimento di Sau che di testa spedisce alto. In gol del raddoppio è nell’aria, arriva allo scoccare dell’ora di gioco: Viola in caduta serve il filtrante per Insigne, poca luce di porta, ma Insigne anche se molto defilato riesce a perforare il portiere e firmare il gol. Seconda marcatura consecutiva per il napoletano che festeggia con la panchina il sigillo al ritrovato momento. La partita si apre, ancora occasione per Moncini che prova ad incrociare da posizione difficile col mancino, di un soffio fuori lo specchio. Lo strappo di Ciurria, ne fa fuori un paio, palla al limite per Mazzocco che trova il doppio palo, sul rimpallo va Bocalon e trova la superparata di Montipò. Non servirà, l’attaccante era in offside al momento del tiro del centrocampista, fortunato in questo caso il Benevento. Risponde subito la Strega con la combinazione Improta-Insigne, il portiere sbarra però la strada alla conclusione dell’attaccante. Nel finale Inzaghi concede qualche minuto anche al giovanissimo Di Serio, in pieno recupero Montipò nulla può sul colpo di testa di Bocalon, che aggiornerà solo il tabellino. La Strega se ne va.
Benevento (4-4-2): Montipò; Letizia, Caldirola, Barba, Maggio; Improta, Viola, Hetemaj, Insigne (89′ Di Serio); Sau (66′ Del Pinto), Moncini (78′ Coda). A disposizione: Manfredini, Gori, Rillo, Pastina, Di Serio. Allenatore: Inzaghi.
Pordenone (4-3-2-1): Di Gregorio; Gasbarro, Bassoli, Camporese, Semenzato; Mazzocco, Pasa, Misuraca; Tremolada (61′ Bocalon); Candellone (61′ Ciurria), Strizzolo (72′ Chiaretti). A disposizione: Ronco, De Agostini, Stefani, Vogliacco, Barison, Burrai, Almici, Zammarini. Allenatore: Tesser.
Arbitro: sig. Maggioni di Lecco
Marcatori: 37′ Viola, 60′ Insigne, 90’+1 Bocalon
Ammoniti: Strizzolo (P), 53′ Hetemaj (B),