Cosenza-Benevento è una gara che mette in campo soprattutto le strategie, come a quelle che disegnano i due allenatori per far fronte alle rispettive numerose assenze. Per Braglia è un crocevia fondamentale dopo i 4 KO consecutivi, giallorossi per tenere il solco rispetto alle inseguitrici. E’ una gara che si complica, Inzaghi ridisegna e nelle difficoltà trova la grande risposta caratteriale di una squadra che si conferma capolista in ogni senso. La decide l’arcobaleno nel primo tempo di Roby Insigne che conferma con un gran gol i segnali di crescita dell’ultimo periodo. Poi eccolo, lo stratega Braglia che riassetta la squadra nella ripresa, caccia Machach dal cilindro e complica i piani sanniti. Pochi minuti nella ripresa e Volta lascia i suoi in inferiorità numerica, certo che la decisione di Serra appare quantomeno discutibile, molto estrema. Il nervosismo sale, ma la Strega non se ne lascia avvolgere. Inzaghi ci mette del suo, si reinventa Del Pinto terzino e ridisegna quella linea a quattro che nelle condizioni più difficili torna a non subire più gol. Il contributo anche di un signor portiere, che alla fine con un gran riflesso compie un vero e proprio miracolo che vale il successo. E’ il quinto successo in trasferta consecutivo della Strega che vola a +17 dal duo alla seconda piazza, formato da Crotone e Frosinone.
Braglia si affida all’ex di turno, Rauel Asencio, nuova bocca di fuoco dell’attacco rossoblu. D’altra parte Inzaghi lancia Barba dal primo minuto nel ruolo di terzino con il dirottamente di Letizia a destra. In attacco non c’è Coda, ecco la prima da titolare per Moncini.
I TEMPO – Primi venti minuti di studio, poi nel giro di 60 secondi occasione per parte. Apre il filtrante di Moncini per la corrente Letizia, che anticipa Idda con la punta, gli sbarra la strada Sarracco. Capovolgimento di fronte per l’attacco rossoblu e decisivo Montipò in corner. Ancora un’occasione giallorossa, Sau per Moncini che gonfia la rete, ma da posizione di offside. Il momento è positivo, la gara d’impenna: da punizione Viola per il taglio sul primo palo di Insigne che va col tacco, copre ancora bene il portiere rossoblu. La squadra sannita alza ritmi e pressione, retrocede il Cosenza che cinge le mura a protezione di Sarracco. Ancora Benevento alla mezz’ora, invenzione per Sau sul filo che va a tu per tu con Sarracco centrando in pieno il portiere. E’ il preludio al gol che nasce dall’iniziativa di Roby Insigne: lato corto, rientro sul mancino ed arcobaleno col mancino imprendibile per Sarracco. Un gol alla Insigne, non il destro di Lorenzo, il mancino del fratello giallorosso. Benevento in vantaggio che dopo qualche minuto però rischia la frittata: il retropassaggio di Caldirola per Montipò che la raccoglie con le mani, è punizione a due in area, proprio al limite della delimitazione piccola. Il tocco per Pierini che spara alto nel tentativo di evitare il muro sannita. Solo uno spauracchio per la formazione di Inzaghi che chiude in vantaggio la prima frazione del “San Vito Marulla”.
II TEMPO – Braglia si gioca da subito la carta Machach e l’ingresso del fantasista cambia volto al Cosenza, insieme all’ingresso di Broh in mezzo al campo per dare equilibrio per Prezioso. Proprio dai piedi del franco-marocchino nasce il filtrante per Asencio che cambierà volto al match. Volta strattona l’avversario che va giù, Serra non ha dubbi al rosso diretto, vedendo il fallo da ultimo uomo, nonostante il chiaro ripiegamento di Caldirola che era in linea. Un provvedimento opinabile, ma che di fatto lascia in 10 per circa un tempo intero la squadra sannita. Inzaghi non ha difensori in panchina, a meno del giovane Rillo ed è costretto a ridisegnare la linea con Del Pinto adattato al ruolo di terzino e Barba in coppia centrale con Caldirola. Dalla corrispettiva punizione, va in porta Pierini, vola Montipò. Sarà sofferenza per la squadra sannita, cresce l’intensità dei padroni di casa. Possesso rossoblu, il Benevento si copre bene e lascia pochi spazi, nonostante l’uomo in meno. Si deve affidare alle conclusioni da fuori il Cosenza, come quella al minuto 78 quando Lazaar si porta palla sul destro e calcia, traiettoria di poco fuori dallo specchio di porta. Al Cosenza solo qualche briciola, il Benevento tiene fino alla clamorosa mischia dell’ultimo assalto. In the box anche Sarracco, rimpallo sui piedi di Pierini che va a botta sicura, il Miracolo di Montipò vale un gol, quello che permette di conquistare quinto successo consecutivo in trasferta, sono 5 anche per i rossoblu, ma in questo caso le sconfitte consecutive.
Cosenza (3-4-3): Sarracco; Idda, Monaco, Anibal (46′ Machach); D’Orazio (73′ Lazaar), Bruccini, Prezioso (46′ Brogh), Casasola; Pierini, Asencio, Baez. A disposizione: Quintero, Bahlouli, Bittante, Carretta, Corsi, Schiavi. Allenatore: Braglia.
Benevento (4-3-2-1): Montipò; Barba, Caldirola, Volta, Letizia; Viola, Schiattarella, Hetemaj; Sau (61′ Coda), Insigne; Moncini (55′ Del Pinto). A disposizione: Manfredini, Gori, Basit, Di Serio, Pastina, Rillo. Allenatore: Inzaghi.
Arbitro: Sig. Marco Serra
Marcatori: 33′ Insigne
Ammoniti: 25′ Casasola (C), 30′ Prezioso (C), 39′ Schiattarella (B), 40′ Anibal (C), 42′ Pierini (C), 83′ Monaco (C),
Espulso: 53′ Volta (B) diretto