Un Benevento che sa far tutto. Riesce a vincere anche quando c’è da soffrire, legge i momenti della gara con estrema maturità e con cinismo. Il primo tempo di Livorno è schiacciante, il fantastico tracciante di Kragl ed un gioco che non lascia scampo. Poi il Livorno nella ripresa esce dal guscio, sfiora il pareggio e allora Inzaghi decide che è il momento di cambiar volto per blindare il vantaggio. È il momento di soffrire, la squadra passa a tre dietro e ambiente così la prorompente manovra d’orgoglio degli amaranto. La Strega si ricompatta, non concede più e va anzi alla caccia del raddoppio che arriva con Letizia a 5 dal termine. Ancora solida la squadra, undicesimo clean sheet e tre punti che danno ulteriore spinta per una squadra che sembra imprendibile.
Alla prima sulla panchina amaranto, Tramezzani ridisegna la squadra con il 3-5-2 e rispolvera il grande ex Fabio Mazzeo per dare pericolosità all’attacco. Senza Hetemaj, il tecnico del Benevento non cambia, conferma l’albero di Natale e inserisce Tello a centrocampo nella casella lasciata vuota dal finlandese.
I TEMPO – Gli ospiti rullano da subito e ci mette appena 13 minuti il Benevento per sbloccarla con uno schema da corner che porta al sinistro micidiale di Oliver Kragl. Azione fotocopia a quello che fu il vantaggio di Salerno, stavolta con il tedesco protagonista. I giallorossi non lasciano alcuno scampo al Livorno e continuano a schiacciare gli avversari nella propria metà campo. Al 26esimo ancora dalle parti di Plizzari con il cross di Letizia per la girata di testa di Coda che per poco non trova la porta. E’ un dominio quasi incontrastato giallorosso, il Livorno riesce ad affidarsi alle sole folate personali di uno come Marsura che prova a rispondere con un sinistro a giro dalle grandi pretese, ma con poca mira. Attacca senza lasciar respiro la formazione di Inzaghi, brava anche a catturare palloni in mezzo al campo.
II TEMPO – Nella ripresa Tramezzani passa al 4-4-2 e il Livorno esce dal guscio, sfiorando all’ora di gioco anche il pareggio con il colpo di testa di Bogdan. Palla che si infrange sul palo che salva Montipó. Risponde il tiro di Coda, ma Plizzari devia e si supera poi sul tentativo di tapin di Tello. Inzaghi si copre, dentro Tuia per passare alla difesa a tre. La squadra si ricompatta e prova anche a chiuderla, come con Tello a 5 dal termine, ma Plizzari blocca. È il preludio al gol, che arriva poco dopo con l’invenzione per Letizia che freddo supera Plizzari e mette in ghiaccio i tre punti.
Livorno (3-5-2): Plizzari; Gasbarro, Gonnelli, Bogdan; Marsura, Luci, Agazzi, Del Prato, Morganella; Mazzeo, Murillo (27′ Braken). A disposizione: Ricci, Zima, Boben, Di Gennaro, Marras, Morelli, Porcino, Raicevic, Rizzo, Rocca, Viviani. Allenatore: Tramezzani.
Benevento (4-3-2-1): Montipò; Letizia, Caldirola, Antei, Maggio; Viola, Schiattarella, Tello; Sau, Kragl; Coda. A disposizione: Manfredini, Gori, Armenteros, Basit, Del Pinto, Di Serio, Gyamfi, Improta, Insigne, Tuia, Vokic. Allenatore: Inzaghi.
Arbitro: Ros
Marcatori: 13′ Kragl, 86 Tello