Sabato al “Penzo” nulla è scontato, neanche se a presentarsi è la capolista. Perché il Benevento non ne vuole proprio sapere di fermarsi e punta ad un ulteriore miglioramento che può passare proprio da un nuovo colpaccio esterno, che manca ormai da circa due mesi. Di contro chi, invece, il proprio miglioramento interno vuole incrementarlo. E’ un Venezia formato trasferta quello che sta sorprendendo in questo primo terzo di campionato e che punta a mettere in difficoltà la prima della classe. A 48 ore dalla trasferta veneta ne ha parlato il tecnico giallorosso, Filippo Inzaghi: “E’ un bel banco di prova, – ha detto – se siamo il solito Benevento non ce n’è per nessuno, altrimenti diventiamo una squadra normale. E’ una squadra propositiva e ben allenata, è un banco che vogliamo superare perché ci darebbe anche un ulteriore slancio in classifica”.
Sul possibile assetto tattico: “Deciderò all’ultimo. Avere due assetti importanti ci dà un vantaggio. Ho valide alternative,giocatori che si esprimono meglio in un modulo piuttosto che un altro, quando deciderò gli undici in base alle caratteristiche allora deciderò”.
Rientrerà, seppur parzialmente, l’emergenza in difesa con il rientro di Luca Caldirola, ma il tecnico spera anche nel recupero di Tuia e precisa: “Volta non ci sarà, mentre Tuia oggi si è allenato e se domani sarà con il gruppo verrà convocato. Kragl si è allenato bene tutta la settimana ed è arruolabile in base alla partita che vorrò impostare”.
Sul momento: “So come va il calcio, non è una frase fatta. Stiamo facendo bene ma dobbiamo continuare ed il nostro obiettivo deve essere quello di migliorare. Dobbiamo fare meglio in trasferta. Quello che abbiamo fatto in casa è fuori dalla norma, ma anche fuori voglio vedere una squadra forte. A volte fuori non ho visto la squadra che conosco, siamo umani e ci sta, ma anche fuori voglio vedere la squadra che conosco. Questa squadra deve provare a migliorarsi partita dopo partita. Conosco questo mondo, quando vinci sei bello e con gli occhi azzurri. Mi auguro che quando perderemo le colpe andranno a me. Le insidie sono dietro l’angolo e possiamo anche fare di più”.
Sul ritorno di Inzaghi a Venezia: “Rientrare su quel campo da avversario sarà strano, perché quella società e quei tifosi mi hanno dato tanto. Ritroverò pochi giocatori, ne sono solo tre. E dico per fortuna, perché trovarne tanti potrebbe esser difficile. Mi farà piacere riabbracciare anche le persone della società e i tifosi sono stati incredibili con me dal primo giorno. Saremo avversari per 90 minuti, poi torneremo ad essere uno tifoso dell’altro”.
L’esempio di Gyamfi: “Io sono convinto che chiunque giochi farebbe quello che ha fatto Gyamfi”.
Contingenze che potrebbero anche rivelarsi spunto per il prossimo mercato invernale, sul quale però Inzaghi non si sbottona: “Sul mercato abbiamo un direttore bravissimo. Gli ho detto che fino alla partita con l’Ascoli non voglio sentire nulla, poi faremo le riflessioni del caso. Sembra che Volta sia sulla strada giusta e se sarà al 100% con tutti non ci saranno problemi. Volta è stato un imprevisto, poi ne parleremo. Adesso il nostro pensiero è solo Venezia e se non faremo una grande partita potremo rischiare grosso”.