Vittoria di personalità nello scontro direttissimo col Crotone che vale l’accelerazione in fuga per il Benevento. Viola ed Improta firmano il successo della squadra di Pippo Inzaghi alla ripresa.
“Avevo immaginato così questa gara. – ha detto soddisfatto l’allenatore – Sono molto felice. Dietro non abbiam concesso nulla, chiaramente avremmo potuto chiuderla prima ma ho fatto fare un plauso da parte di tutta la squadra a Gyamfi che oggi sembrava Baresi lì dietro. Siamo a Novembre ed è presto, ma abbiamo dato un segnale importante. Con questo spirito possiamo vincere con qualsiasi assetto. Sono partito con tre attaccanti perché volevo prender palla ed andare verso la porta, poi quando ho visto salire loro mi son messo con il solito assetto. Questa è la fortuna di avere più soluzioni”.
Emergenza in difesa da dover gestire, Gyamfi adattato e complessivamente una prova di compattezza dei giallorossi per assicurare l’ennesima inviolabilità stagionale. Cambiano gli interpreti, non i numeri della miglior difesa del torneo: “Nonostante le difficoltà in difesa, l’emblema di questa partita è stata la prestazione di Gyamfi. Non abbiamo concesso nulla a uno dei migliori attacchi del torneo. Ho citato Gyamfi per ovvi motivi, ma gli altri sono stati tutti da 10. Ad Antei ho detto che si deve arrabbiare con se stesso se non gioca in A, mentre Letizia è diventato infallibile. Maggio non è una sorpresa”.
Sull’assetto e il centrocampo a tre: “Ho sempre detto che se Schiattarella, Viola ed Hetemaj stanno bene, giocano a tre in mezzo al campo e le posizioni nel centrocampo a tre sono quelle che ritengo congeniali alle loro caratteristiche”.
Sulla crescita della rosa rispetto allo scorso anno con Inzaghi: “Preferisco prendermi le critiche e lasciare elogi a società e giocatori. Sono loro a fare la differenza e il direttore a scegliere quelli giusti con il presidente che ci dà grande affetto in ogni momento. Con queste componenti poi l’allenatore ci deve mettere il suo”.
Su Coda: “Se soffri di pressione devi fartela curare dal dottore. Gli faccio i complimenti perché si è sacrificato. Il giorno che farà i gol non si fermerà più e il suo sacrificarsi è un segnale importante”.
Classifica e fuga: “Resto con i piedi per terra, ma non posso nascondere che la squadra sta dando grandi risposte. Guardando Gyanfi di oggi resto tranquillo. E’ un grande gruppo”.