Si ferma a otto la serie di risultati utili consecutivi per il Benevento che cade per la prima volta in campionato e lo fa crollando a Pescara. Rinasce la formazione di Zauri che trova la reazione al momento negativo, stendendo la capolista e rilanciandosi. Un primo tempo equilibrato, anche se privo di reali spunti, ma è all’avvio della ripresa che i piani si complicano. A centrocampo si fa valere la superiorità numerica dei biancoazzurri, l’inizio di secondo tempo è traumatico. In meno di nove minuti la difesa meno perforata del torneo ne prende due, apre le danze l’ex Memushaj, raddoppia Machin. La Strega accusa il colpo, Inzaghi prova a correre ai ripari aumentando il peso offensivo e ridisegnando l’assetto passando al 4-3-1-2, ma quando ormai è troppo tardi. In contropiede il Pescara infila, Machin mette il punto e fa il tris. Una giornataccia che non finisce lì, neanche i minuti di recupero lasciano scampo per la realizzazione dal dischetto di Maniero. KO all’Adriatico, il Benevento resta in vetta, ma i prossimi due scontri diretti metteranno punti in palio pesanti. In settimana c’è subito l’occasione di rifarsi, mercoledì al Vigorito ci sarà la Cremonese.
I TEMPO – Il Benevento parte subito forte, già pericoloso da corner al primo minuto con lo stacco di Tuia, mura ancora di testa un difensore avversario. La gara non decolla, dopo il ventesimo il Pescara sfrutta male un’occasione in contropiede, mentre sul capovolgimento di fronte Coda controlla male e rovina su Fiorillo, sciupando l’occasione. Prima frazione scialba e priva di occasioni, Pescara accorto, pochi spazi per i giallorossi.
II TEMPO – Avvio di ripresa traumatico per la formazione di Inzaghi. La difesa meno perforata del torneo subisce 2 gol in meno nove minuti, la sblocca l’ex Memushaj, raddoppia Machin. Il tecnico giallorosso vede che qualcosa non va e modifica l’assetto con Schiattarella dentro e ridisegno a 4-3-2-1. Coda impatta di testa, Bettella la salva sulla linea. I padroni di casa lasciano l’iniziativa agli avversari, i giallorossi sfornano cross ma non riescono a rendersi pericolosi. La squadra di Inzaghi si sbilancia, il Pescara è perfetto dietro e in contropiede la chiude: perde palla Coda, Machin parte verso la porta, supera Tuia e fredda Montipò. Anche i minuti di recupera imperversano sulla giornataccia per la Strega, quando Baroni indica il dischetto per un contatto in area Memushaj-Caldirola. Decisione rivedibile, ma vale il rigore per il poker firmato da Maniero.
Pescara (4-3-2-1): Fiorillo (46′ Kastrati); Masciangelo, Scognamiglio, Bettella, Ciofani; Memushaj, Palmiero (79′ Bruno), Busellato; Galano, Machin; Borrelli (70′ Maniero). A disposizione: Bocic, Brunori, Campagnaro, Del Grosso, Di Grazia, Drudi, Ingelsson, Pavone, Zappa. Allenatore: Zauri
Benevento (4-4-2): Montipò; Letizia, Caldirola, Tuia, Maggio; Improta (58′ Schiattarella), Viola, Hetemaj, Insigne (76′ Vokic); Sau, Coda (71′ Armenteros). A disposizione: Gori, Manfredini, Basit, Del Pinto, Di Serio, Gyamfi, Sanogo, Vokic. Allenatore: Inzaghi.
Marcatori: 46′ Memushaj, 53′, 76′ Machin, 90’+3 Maniero (rig)
Ammoniti: 8′ Borrelli (P), 48′ Busellato (P), 52′ Maggio (B), 61′ Tuia (B), 76′ Machin (P)