“A fronte di tante notizie distorte, voglio riaffermare che il Benevento Calcio giocherà regolarmente e nessuno staccherà acqua o luce. Rimane, però, il problema della voltura che va risolta secondo legge”. Con queste dichiarazioni in un post dei profili social ufficiali, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, sabato scorso ha provato a rasserenare il clima dell’opinione pubblica e non solo attorno alla vicenda stadio. Una vicenda, non un caso, quello che le istituzioni vorrebbero chiarire, pur trovandosi in questo caso nel ruolo di vero e proprio mediatore tra organi preposti alla sicurezza e l’ordine pubblico e la società stessa. Riguardo le tante citate “utenze” il Benevento Calcio sembrerebbe aver già avviato i contatti per procedere alla voltura e dunque all’intestazione delle utenze stadio a carico direttamente della società, un passo comunque importante verso la realizzazione del progetto della concessione a lungo termine dell’impianto che avverrà prossimamente nel rispetto di un iter burocratico da seguire. Per quanto riguarda le vecchie utenze, non dovrebbero esserci problemi all’adempimento, in linea comunque ai recenti rilievi effettuati da tecnici comunali e della società relativamente ai conteggi del bilancio tra investimenti apportati dalla società giallorossa e quelli invece del Comune con i fondi concessi per le Universiadi. Come noto, da questo bilancio il Benevento Calcio risulterebbe creditore nei confronti del Comune e dunque sconterebbe questo credito proprio con un “affitto” a lungo termine dell’impianto da siglare in linea con il modello del project financing. Una questione che ha riscontrato del clamore mediatico in città, ma che in realtà non preoccupa le parti la cui serenità, invece, in questo momento potrebbe esser alterata per via di un’altra questione che è stata sollevata nel corso dell’ultimo tavolo tecnico. Tutto è nato dal parziale blocco per il parcheggio area distinti del “Ciro Vigorito” che potrà esser messo in uso solo a seguito di alcuni rapidi interventi, in primis quello della segnaletica per gli stalli. La questione è stata sollevata dai Vigili del Fuoco poiché l’area è stata individuata necessariamente come area di deflusso e sicurezza. Le norme in vigore, infatti, prevedono l’individuazione di area di deflusso di un metro quadro per due persone e, pertanto, vista la capienza dello stadio di circa 16800 posti la sola area di prefiltraggio non sarebbe sufficiente. Pertanto, il piano di deflusso dovrebbe prevedere un’ulteriore area che sarebbe stata individuata proprio nel “Viadotto delle Streghe”, tuttavia utilizzato anche per i tifosi ospiti. Da lì, dunque, nascerebbe l’esigenza di ulteriori interventi che prevederebbero un costo di circa 150mila euro per la divisione delle due aree e, dunque, l’eventuale contatto tra tifoserie. Il rischio sarebbe quello di una riduzione della capienza dello stadio di circa 3000 presenze. Un nuovo intoppo che sta mettendo a dura prova la pazienza della società giallorossa, dal canto suo il Comune di Benevento sta vagliando delle alternative e soluzioni affinché il rischio non si concretizzi.
Sembrerebbe un’esasperazione dell’applicazione di norme che forse necessiterebbero anche di una contestualizzazione. Benevento negli ultimi anni si è nazionalmente distinta proprio per la grande correttezza dei suoi tifosi e certamente anche per l’applicazione di un piano sicurezza che ha sempre evitato incidenti, grazie anche alla comprensione e alla pazienza del pubblico locale. La considerazione di tali normative, probabilmente, andrebbero anche contestualizzate ad una realtà che spesso ospita tutt’al più 200 tifosi ospiti e solo in pochissimi casi tifoserie che ammontano alla migliaia. Probabilmente, potrebbe essere utile procedere con dei piani di sicurezza alternativi solo per le gare che prevedono un importante afflusso di pubblico ospite in quelle che però costituirebbero delle eccezioni rispetto alla consuetudine e che, forse, potrebbero anche esser considerate occasioni per dare l’ennesima dimostrazione di correttezza e civiltà che contraddistinguono questo pubblico. Ciò comunque a fugare qualsiasi voce di clima teso tra società e Comune che, invece, in questo momento limano una sinergia affinché rapidamente si possa trovare la chiave per la totale risoluzione della questione.