Il Benevento torna al successo tra le mura amiche e lo fa con un poker divertente ed ancora convincente con lo sbarazzino Cosenza. La vittoria apre la giornata e porta la Strega a ridosso delle prime, in attesa della risposta del Palermo e, soprattutto, la notte del “Via del Mare”.
Al termine della gara soddisfatto, e non potrebbe essere altrimenti, Cristian Bucchi: “Dovevamo modificare l’atteggiamento di superficialità venuto fuori dal trentesimo, un po’ come visto in passato. Ero preso da questo e con questa sottile superficialità abbiamo rimesso in gara il Cosenza. Sarebbe potuto succedere di tutto ed ho detto ai ragazzi di riprendere in mano la partita. Quando giochiamo al massimo siamo completamente in palla”.
Sulle scelte e la prestazione dei singoli: “Da quando abbiamo cambiato sistema di gioco Letizia ed Insigne hanno giocato meno. Non è facile trovare subito le dimensioni, abbiamo giocato male qualche pallone, specie Letizia che deve essere meno precipitoso in alcune scelte. Volevo fortemente Armenteros, la sua condizione ha ritardato i tempi. Non è stato facile aspettarlo, c’era la voglia di metterlo dentro ma dovevamo portarlo al top. Ora è sulla strada giusta, ha perso peso e trovato smalto. E poi si sacrifica e questo vale tanto. A fine gara notiamo che a correre di più sono proprio gli attaccanti, un po’ meno Armenteros (ride ndr). Se continuano con questo lavoro, allora ci divertiamo”.
Un cambio subito speso dall’allenatore ed apprensione per l’infortunio di Lorenzo Del Pinto, sul quale il tecnico informa: “Non dobbiamo più dire che abbiamo tutta la rosa a disposizione, altrimenti ci facciamo autogufate dato che oggi con Del Pinto ed Antei ho avuto due cambi forzati. Antei probabilmente è stato vittima di un affaticamento a seguito di un contrasto. Per Lorenzo è scongiurata la frattura al perone, ma aveva fastidio dal ginocchio in giù con un dolore esteso. Domattina a fredda verranno fatte le giuste valutazioni. Maggio ieri in partita ha preso la classica vecchietta e non ho voluto rischiare”.
3 punti che potrebbero riaprire i giochi e frutto ancora una volta di una prestazione convincente, se non per la parentesi di leggerezza in chiusura di primo tempo, poi subito cancellata dalla grintosa ripresa: “Dobbiamo continuare così, stare bene vuol dire anche non avere quelle pause. E’ un percorso, questa squadra oggi crea 10 palle gol a partite e gioca un ottimo calcio. Abbiamo dovuto trovare una strada alternativa ai tanti infortuni, soprattutto per l’impossibilità del doppio attaccante. Non so neanche che partita c’è domenica sera, voglio vedere a casa mia. Lecce e Brescia hanno meritato di stare lì sopra, se sbaglieranno qualcosa dovremo essere bravi a non avere ulteriori rimpianti. Pensiamo a mercoledì”.
Sull’espulsione di Foggia: “Si è lamentato prima sul fallo di Del Pinto e poi non ho capito bene”.
Su Stellone: “Mi è dispiaciuto tantissimo, a volte faccio fatica a capire alcune dinamiche”.