Un secondo posto agguantato ed ora da difendere per il Benevento. Conferenza stampa del tecnico, Cristian Bucchi, a 48 ore dalla prima delle due trasferte consecutive. L’allenatore potrà contare sul gruppo quasi al gran completo, in attesa della lista dei convocati di domani, per il ritiro toscano. “La partita con il Pescara ci ha fatto capire che le partite vanno chiuse prima. – ha analizzato – A Foggia, ad esempio, poi abbiamo pagato per l’episodio. La classifica adesso la guardiamo relativamente, perché frutto di un percorso che non è ancora terminato”.
Il tecnico annuncia anche il ritiro: “Settimana prossima non ci fermeremo e saremo in ritiro, ringrazio la società. E’ un momento che non possiamo permettere di lasciare nulla al caso. Dispiace per la lontananza dalle famiglie, ma approfittiamo della doppia trasferta ed evitiamo anche di perder tempo con gli spostamenti”.
Sull’assetto tattico: “Dobbiamo esser bravi a fare le cose che conosciamo e correggere strada facendo quello che non va. Le partite cambiano anche le letture. Inoltre credo che serva osare e sperimentare. Bisogna metterci dentro anche qualcosa di nuovo”.
Sui recuperi ha detto: “Antei e Tello da oggi hanno ripreso ad allenarsi a pieno regime con la squadra. Di Chiara non ci sarà e ci raggiungerà martedì”.
Sul Livorno: “Le ultime due loro sconfitte sono diverse. Col Lecce hanno fatto una grande gara. Prima hanno battuto Cosenza e Venezia e mi aspetto una squadra grintosa e che se la giocherà. Giocare fuori non ci cambierà nulla nel terreno di gioco, magari ci mancherà il supporto dei diecimila”.
Sulla classifica: “Non guardiamo a quelle dietro. Noi badiamo al nostro cammino e fare quanti più punti possibili ogni partita. Dobbiamo essere una squadra che gioca sempre per vincere. All’inizio il dovere di vincere era un po’ generale, per noi e per l’esterno dato che siamo una retrocessa dalla A. Non è così, siamo una squadra diversa da ogni punto di vista. Si deve ricominciare dall’inizio, il Benevento era reduce dalla doppia promozione. E’ stato tutto veloce. Per me era tutto nella norma, mi aspettavo queste difficoltà, inoltre ci sono stati in quei due mesi i tanti infortuni che hanno complicato il cammino ed abbiamo provato ad affrontare l’emergenza. Tutti abbiamo capito che Livorno-Benevento è una partita difficilissima. E’ servito per tornare con i piedi per terra. La qualità che mi piace di più è l’umiltà. Tre mesi fa qualche errore tecnico l’avremmo vissuto diversamente, dal pubblico ai ragazzi, mentre oggi sappiamo che questi sono uomini e che possono sbagliare. L’errore, se c’è, è perché si vuole vincere. Oggi lo sappiamo tutti e non a caso arrivano le vittorie al 90esimo”.
Sulle scelte: “Viola e Crisetig possono giocare insieme. Oggi Viola non si è allenato per qualche linea di febbre, ma è in recupero, mentre Tello non lo considero solo perché ha trascorso una settimana a fasi alterne. Con il Pescara Maggio e Buonaiuto hanno fatto una buona gara, Buonaiuto ha avuto qualche difficoltà nel trovare le misure tra le linee. A me l’idea che invertire le mezzali piace, ma deve essere bravo a trovare la posizione. Se lo fa, diventa un calciatore importante. Maggio è rientrato molto bene, sono contento di averlo recuperato. Voglio portare tutti al top perché serviranno tutti da qui alla fine, dai titolari a chi gioca solo qualche minuto. Mi piace che ogni mio calciatore senta di poter essere decisivo e non solo per una giocata singola. La squadra è sovrana e tutti si son messi a disposizione della squadra”.
Sull’ammenda per l’allenatore comminata dal Giudice Sportivo: “Era una partita importantissima. La mia reazione è stata istintiva, ho calciato la bottiglietta verso la tribuna, ma è stato solo un gesto di stizza. Capisco che possa non essere un comportamento corretto, ma ho spiegato all’arbitro che non ce l’avevo con nessuno. L’ammenda di 7000 euro però mi sembra spropositata. Se un delinquente per strada fa una rissa non credo che paghi così tanto. Giusto pagare, ma mi sembra spropositata la cifra”.