Ancora una “Volta” la Strega mette la freccia per conquistare i tre punti del controsorpasso sul Pescara. La squadra di Bucchi domina sul piano del gioco e delle occasioni e si ritaglia il ruolo di terzo incomodo per insediare la zona A diretta. Eppure, il copione per un frangente sembrerebbe essere quello di Foggia: Coda si divora il rigore, poi la sblocca ma il Benevento non la chiude. Rischia di pagarla a caro prezzo, quando nell’unica sbavatura della serata Mancuso firma il pareggio. Non sembra esser giornata, dopo la traversa di Buonaiuto anche il palo dello stesso Coda, ma il Pescara poi crolla a cinque dal termine alla pressione giallorossa. Volta prende l’ascensore e firma una vittoria che vale doppio. E’ il decimo risultato utile, il primo vero scontro diretto che la Strega mette a segno per puntare alla vetta.
Nonostante il turno infrasettimanale, Bucchi conferma dieci-undicesimi della formazione di Foggia con il rientro di Volta che si prende in mano il pacchetto arretrato. Pillon non rischia Campagnaro in difesa e conferma il 4-3-1-2 con Marras alle spalle di Mancuso e Monachello, pronti ad aprirsi per formare anche il classico tridente.
I TEMPO – Partono subito forte i padroni di casa che collezionano la prima occasione già dopo un giro di lancette. Sugli sviluppi di un calcio di punizione arriva al sinistro a giro dal lato corto Roberto Insigne che non inquadra di poco la porta. Dopo due minuti non c’arriva di un soffio Coda in spaccata sulla bella iniziativa dalla destra di Bandinelli. Il fantasista di Fratta ci riprova ancora al quarto d’ora, stavolta da fuori area dopo aver soffiato palla a Brugman, ma ancora una volta la mira è imprecisa. Baricentro alto e pressione costante, al minuto 24 l’episodio che potrebbe spaccare la gara: Coda addomestica palla che rimbalza sul braccio di Ciofani. Qualche secondo di esitazione di Marini che poi indica il dischetto. Dagli undici metri lo stesso attaccante di Cava divora il secondo rigore stagionale calciando a lato e graziando Fiorillo. Da lì una serie molto lunga di appoggi sbagliati, poi a cinque dal termine di frazione la manovra avvolgente fino a Letizia, dribbling su Ciofani e destro a giro, ancora senza impegnare Fiorillo. La squadra di Bucchi meriterebbe il vantaggio, troppo spesso sbagliata l’ultima scelta. E’ da fuori che Coda riscatta l’errore dal dischetto: palla soffiata a centrocampo, palla alla punta che si gira bene e deposita nell’angolino basso con Fiorillo che può solo restare a guardare dopo la deviazione di Gravillon.
II TEMPO – Parte forte anche nella ripresa la squadra di Bucchi: dopo quattro minuti calcio d’angolo corto a sorprendere per Letizia che va in mezzo per la torsione di testa di Buonaiuto che centra la traversa. Per la prima conclusione in porta del Pescara bisogna aspettare che scocchi l’ora di gioco: brutta palla persa in uscita da Coda che innesca Mancuso. Il 7 mette a sedere Volta per rientrare sul destro, fiacco e comodo per Montipò, Risponde subito il Benevento, ma Buonaiuto non approfitta dell’errore di Scognamiglio nell’inserimento. I padroni di casa fanno la partita, ma hanno il demerito di non chiuderla e la pagano alla prima sbavatura. Batti e ribatti in area finché Mancuso non si ritrova la sfera tra i piedi che non sbaglia a tu per tu con Montipò. Bucchi richiama la terna per una presunta posizione irregolare, Marini lo allontana dall’area tecnica. Prova subito a rispondere il Benevento: Letizia per Maggio che di testa serve l’assist per la girata di Coda, ma è felino Fiorillo per deviare in corner. Trovato il pareggio si copre Pillon, passando a tre dietro con l’ingresso di Campagnaro per Monachello. Risponde Bucchi da remoto aumentando il peso offensivo con Asencio per Bandinelli. La squadra sannita aumenta i ritmi e schiaccia gli avversari, a dieci dal termine ci riprova da fuori Coda ma il legno gli dice di no. Sugli sviluppi da corner ci prova anche Tuia col diagonale, si stende Fiorillo. La Strega vuole il vantaggio e lo trova proprio sul finale: Viola disegna da calcio d’angolo per lo stacco imperioso di Massimo Volta. Lo stacco del difensore fa esplodere il “Vigorito” per un successo che vale doppio.
Benevento (3-5-2): Montipò; Caldirola, Volta, Tuia; Letizia, Buonaiuto (60′ Viola), Crisetig, Bandinelli (77′ Asencio), Maggio; Insigne, Coda (88′ Del Pinto). A disposizione: Gori, Zagari, Antei, Costa, Gyamfi, Goddard, Ricci, Armenteros, Vokic. Allenatore: Bucchi.
Pescara (4-3-1-2): Fiorillo; Balzano, Scognamiglio, Gravillon, Ciofani (77′ Melegoni); Memushaj, Brugman, Crecco; Marras (56′ Capone); Mancosu, Monachello (71′ Campagnaro). A disposizione: Kastrati, Bellini, Pinto, Bettella, Bruno, Perrotta, Antonucci, Del Sole, Sottil. Allenatore: Pillon.
Arbitro: sig. Marini di Roma1
Marcatori: 44′ Coda, 67′ Mancuso
Ammoniti: 61′ Crisetig (B), 79′ Campagnaro (P), 86′ Volta