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Foggia-Benevento: 1-1. L’arcobaleno di Kragl rimonta Coda. Cuore rossonero, la Strega fallisce l’aggancio

Foggia-Benevento: 1-1. L’arcobaleno di Kragl rimonta Coda. Cuore rossonero, la Strega fallisce l’aggancio

23 Febbraio 2019 | by redazione Labtv
Foggia-Benevento: 1-1. L’arcobaleno di Kragl rimonta Coda. Cuore rossonero, la Strega fallisce l’aggancio
Benevento Calcio
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Un pareggio che vale il nono risultato utile consecutivo ma pieno di rammarico con cui il Benevento lascia lo “Zaccheria”. Un 1-1 che ha più il sapore dei due punti persi che della continuità per i giallorossi. Ospiti in superiorità numerica per un intero tempo di gioco, ma che non riesce a mantenere per più di cinque minuti il vantaggio del punteggio che aveva sbloccato il solito Massimo Coda. L’unico lampo dell’attaccante di Cava, in ombra per l’intera partita, forse come qualche compagno di troppo. La ridisegnata difesa in piena emergenza e comandata dal rispolverato Costa non riesce a proteggere l’imbattibilità di Montipò che si ferma a tre partite, punito come accadde all’andata al suo collega dall’arcobaleno di Kragl. La squadra di Bucchi fallisce l’aggancio al secondo posto e perde anzi la terza piazza nella cortissima graduatoria preso dal Pescara, proprio prossimo avversario al “Vigorito”. Sarà lo scontro diretto della “terza incomoda” che vuole insidiare Palermo e Brescia.

Padalino riparte dal 4-3-3 affidandosi a due ex con Billong a comandare la difesa e Iemmello per una chance da titolare al posto proprio di un altro vecchio giallorosso, Fabio Mazzeo che parte dalla panchina. Difesa da ridisegnare per Bucchi che rispolvera Costa e schiera Tuia per la prima da titolare in campionato. Il tecnico non rischia nessuno dei calciatori non al top, compreso Letizia che è solo in panchina per far spazio a Maggio. 767 i supporter sanniti a seguito verso lo “Zaccheria” con non pochi intoppi per raggiungere l’impianto.

I TEMPO – Squadre subito aggressive, prime minuti di studi e Foggia che mette subito in tavola la specialità della casa con un paio di conclusioni dal limite che non impensieriscono Montipò. Al quarto d’ora Marinelli è costretto ad interrompere la gara per il comportamento di parte della tifoseria con l’esplosione di alcuni petardi dagli spalti. Circa due minuti di gioco fermo e l’avvertimento dello speaker al pubblico per rientrare nei ranghi ed evitare la sospensione. Ripreso il gioco alza il baricentro il Benevento: alla mezzora Crisetig ruba palla sulla trequarti e scalda i guantoni di Leali con una gran botta da fuori. Si gioca stabilmente nella metà campo avversaria, a cinque dal termine di mette in proprio Improta che fa secco Gerbo e penetra in area per scaricare il sinistro che non inquadra la porta. Risponde verso lo scadere il Foggia che sfiora il gol del vantaggio: Deli inventa dentro per Chiaretti che a tu per tu con Montipò calcia clamorosamente fuori. Sette minuti di un lungo recupero per le tante interruzioni, condito da tanta tensione con i rossoneri che reclamano un rigore per un contatto in area tra Caldirola e Gerbo. Il capitano viene espulso da Marinelli dopo un consulto con il suo assistente Pagliardini. Rosso per la reazione del giocatore che colpisce da terra gratuitamente l’avversario (Costa) con un calcetto. Foggia in inferiorità numerica praticamente per un intero tempo di gioco.

II TEMPO – Comincia tra il nervosismo anche la ripresa, scatta dopo cinque minuti una nuova mischia, sedata dall’arbitro con una doppia ammonizione per far rientrare i giocatori nei ranghi. Dopo cinque minuti il lampo di Iemmello che va alla conclusione dopo il controllo del cross di Kragl, ma risponde Montipò. Passano tre minuti e Coda ha la clamorosa occasione per il vantaggio: malinteso Busellato-Billong, ne prova ad approfittare l’attaccante che scava il pallone per superare Leali, ma è provvidenziale il salvataggio sulla linea di Ingrosso. Risponde al 58′ il Foggia da calcio di punizione con Kragl che prova a replicare il gol del “Vigorito”, ma stavolta c’è Montipò tra i pali. Prendono coraggio i padroni di casa, Bucchi all’ora di gioco decide di cambiare qualcosa e mette dentro Tello ed Asencio per aumentare il peso offensivo e al tempo stesso equilibrare il centrocampo, passando al 3-4-1-2. Lo spagnolo ci mette solo un minuto per rendersi pericoloso: Crisetig al cross per Asencio che prende l’ascensore ma è prodigioso il riflesso di Leali. Chiede ancora un rigore il Foggia per il tocco dubbio in area di Costa che si stava lasciando superare da Iemmello. Il portiere del Benevento deve rimetterci i guantoni sull’inserimento di Deli che semina il panico fino a scaricare il destro da posizione defilata, ma Montipò copre il palo. Il coraggio della formazione di Padalino in avanti nonostante l’inferiorità numerica. Fatica a trovare spazi la squadra di Bucchi, inventa e reinventa Insigne che ad un quarto d’ora dal termine pennella con il suo classico movimento a rientrare verso il secondo palo, svirgola Ingrosso con Coda in agguato che gira e gonfia la rete. Una gara del tutto sottotono per l’attaccante di Cava che però si fa trovare al posto giusto nel momento giusto dopo l’intera partita in ombra. Non molla il Foggia che dopo cinque minuti trova il pareggio. Il fallo ingenuo di Improta che concede l’insidiosa punizione agli avversari. Ancora l’arcobaleno di Kragl che, come all’andata, punisce il Benevento da calcio di punizione. Una saetta dal lato corto dell’area che beffa Montipò ed interrompe la sua imbattibilità che durava da tre partite.

Foggia (4-3-3): Leali; Ranieri, Billong, Ingrosso, Ngawa; Deli (86′ Cicerelli), Gerbo, Busellato; Kragl (88′ Mazzeo), Iemmello, Chiaretti (84′ Greco). A disposizione: Noppert, Agnelli, Boldor, Galano, Loiacono, Marcucci, Martinelli, Matarese, Zambelli. Allenatore: Padalino.

Benevento (3-5-2): Montipò; Caldirola, Costa, Tuia; Improta, Buonaiuto (60′ Asencio), Crisetig, Bandinelli (60′ Tello), Maggio; Insigne, Coda (88′ Armenteros). A disposizione: Gori, Zagari, Del Pinto, Gyamfi, Letizia, Ricci, Viola, Vokic, Volta. Allenatore: Bucchi.

Arbitro: sig. Marinelli di Tivoli

Marcatori: 75′ Coda, 81′ Kragl

Ammoniti: 27′ Ngawa (F), 33′ Crisetig (B), 45’+5 Costa (B), 50′ Bandinelli (B), 50′ Deli (F), 57′ Tuia (B), 80′ Improta (B)

Espulso: Gerbo 45’+2 (F)

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