Partenza per l’Emilia anticipata di 24 ore, in modo da favorire una migliore immersione al clima match di Carpi, vero primo crocevia stagionale per il Benevento. Prima della partenza, ha parlato in conferenza stampa il tecnico:
“Il morale della piazza dipende da quanto noi riusciamo a trasportarla. – ha detto Christian Bucchi – Il fatto che ci sia delusione, vuol dire che ci si aspetta molto da noi e questo ci riconosce qualità. Mi aspetto di vedere il Benevento.
Quando abbiamo fatto il Benevento abbiamo portato via punti pesanti. I numeri non mentono, abbiamo uno dei migliori attacchi e siamo andati in gol in ogni partita. Dobbiamo andare oltre qualche limite”.
Qualcosa tra i pali dovrebbe cambiare, Bucchi annuncia l’esordio di Montipò: “Gioca a prescindere. Avevo già deciso di avvicendare il portiere dopo la gara di Pescara. Avevamo perso e non mi sembrava corretto, perché mi sembrava un addossare colpe che Puggioni non ha. Ha vissuto queste partite con gli alti e bassi di questa squadra. Non c’è mai stata continuità né di squadra, né dei singoli. Entrambi possono darci tanto, non vedo una gerarchia definitiva, anche se il portiere è un ruolo particolare. Immaginavo di fare un risultato positivo con l’Ascoli, ecco perché l’avrei cambiato a Carpi. Puggioni non esce perché ha commesso un errore, ma è un leader importante per questo gruppo. Ho voglia di vedere Montipò in campo. L’errore si permette a tutti, anche se speriamo non ne faccia. La mia non è una bocciatura. Ho tre portiere affidabili e credo che un allenatore debba esser bravo a capire i momenti. Chi gioca non deve sentirsi sempre in esame, è un ruolo che ha bisogno di continuità. Non la tolgo a Puggioni, ma voglio darla a Montipò”.
Sulle assenze Bucchi non cerca alibi, anzi chiede ai suoi in campo di sfoderare le qualità: “Non ho mai parlato di assenze e non voglio cercare alibi. Quando parlo di episodi sfortunati, però, mi riferisco anche a questo aspetto. Soprattutto il centrocampo è un reparto in difficoltà, con l’Ascoli avevo solo tre centrocampisti contati. Quando non hai alternative paghi la possibilità di modificare o alternare. Spesso anche dietro siamo stati obbligati a delle scelte. Poi però si entra anche nell’individualità, mi aspetto anche qualche giocata individuale fuori dagli schemi. Maggio ed Improta purtroppo non ci saranno. L’attaccante si era fermato, poi aveva ripreso con noi da mercoledì ma ha risentito questo fastidio. Maggio ha questo problema all’adduttore che si protrae. E’ inutile portarlo senza sapere di poterlo schierare”.
Il carattere della squadra: “Sentire dire che questa squadra manca di carattere è la cosa che mi ferisce di più, io ho creato molto della mia carriera sul carattere. Non abbiamo mai rimontato, io invece voglio una squadra che abbia anche la voglia di cambiare le sorti della gara. Voglio una squadra che vada oltre. Sono il primo che non si accontenta, so che il nostro potenziale non è stato ancora espresso. Ribaltare le partite ti dà anche una mentalità diversa e dimostra che hai il solo obiettivo di vincere. Mi piace anche la sana disperazione del giocatore che non accetta il momento. In alcune fasi siamo stati un po’ piatti, mentre con Foggia ed Ascoli qualcosa si è visto. Voglio dei leoni in campo”.
Sulla partenza e lo sviluppo di manovra: “Mi piace partire da dietro, ma senza correre rischi. Preferisco avere difensori che sappiano difendere, ma secondo me i miei hanno anche buone qualità nell’impostazione”.
Sulle possibili scelte e la posizione di Viola: “Credo che possa ricoprire più ruoli date le sue qualità. A me piace che i tre centrocampisti possano ruotare tra loro. Bandinelli ha lavorato da martedì con la squadra, toccando ferro diciamo che è a disposizione”.
Sul Carpi: “E’ una squadra che gioca bene sulle seconde palle e che attacca bene la profondità. Chi giocherà in avanti attaccherà lo spazio. Non dovremo concedere ripartenze”.