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Benevento, Bucchi: “La mia squadra sa anche soffrire. Ecco perché ho scelto di allenare…”

Benevento, Bucchi: “La mia squadra sa anche soffrire. Ecco perché ho scelto di allenare…”

29 Settembre 2018 | by redazione Labtv
Benevento, Bucchi: “La mia squadra sa anche soffrire. Ecco perché ho scelto di allenare…”
Benevento Calcio
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Una settimana che non concede pause, se non quelle 24 ore che l’allenatore del Benevento ha concesso ai suoi nella settimana del primo turno infrasettimanale. E’ di nuovo vigilia per i giallorossi, visto l’impegno di domani sera con il Foggia. Gara mai banale ed importante per continuare sul filo dei risultati positivi, dopo l’importante risposta al “Tombolato”. Christian Bucchi ha parlato in conferenza stampa.

La gara di Cittadella ha mostrato un lato diverso di un Benevento diverso nella forma, ma non nella sostanza: “Quando chiudi una partita, spegni l’enfasi degli avversari. Quando sono in equilibrio, l’episodio può ribaltare l’inerzia del match. Questo, ad esempio, è successo a Venezia e Cittadella. Questo è l’ultimo step, quello più difficile. D’altra parte la mia squadra ha saputo soffrire con il cuore, più che con la mente, e questo comunque è un aspetto che mi piace. Ci siamo abbassati troppo e con grande onestà devo dire che non c’erano i falli di rigore . Settembrini è stato bravo a cadere e non c’è fallo di mano di Billong, oltretutto l’ultimo episodio era in fuorigioco con Iori che aveva ricevuto oltre la linea. Nocerino può giocare anche davanti la difesa. Il Cittadella è abile a farti giocar male ed hanno fatto giocare poco i nostri centrocampisti. Non credo che sia stata l’assenza di Viola, ma l’atteggiamento degli avversari. Viola ha caratteristiche diverse, il geometra di centrocampo e che fa girare la squadra”.

Non ci sarà Billong, ma Bucchi non si fascia la testa: “Semplicemente un sovraccarico e preferisco non rischiarlo. C’è il rientro di Costa, poi Sparandeo e Antei che migliora. Non mi preoccupa l’assenza”. 

Sul Foggia: “E’ una squadra che gioca molto bene. Ha voglia di scrollarsi il “meno” in classifica e questo dovrebbe rendere la partita aperta con due squadre a caccia della vittoria. Questo non cambierà il nostro atteggiamento”. 

Sulle possibili scelte: “Martedì ha avuto ragione il gruppo, non l’allenatore, mandandomi un messaggio forte e cioè che tutti vogliono essere protagonisti, senza prime donne. Le scelte che faccio sono in base a quello che vedo in gara e in allenamento. Domani valuterò le ultime scelte, considerato anche qualche acciaccato”.

Non svela i titolari e scherza: “Gioca Puggioni (ride ndr). A me dispiace per chi resta fuori ed è la prima volta che mi capita di essere in difficoltà nel dare la formazione titolare. Chi sta fuori meriterebbe di giocare. Scende in campo chi nella mia testa può portarci alla vittoria, chi è fuori chi ci porterà alla vittoria”.

L’esperienza di Christian Bucchi: “Prima di essere allenatore si è uomini. Voglio conoscere bene gli uomini che alleno, non basta guardare il calciatore. Per ottenere il massimo da un calciatore devi saper toccare le giuste corde. Bisogna riconoscere i ruoli, non giustifico mai le scelte tecniche perché gioca chi può fare meglio. Però, mi piace instaurare un rapporto umano che si fonda su fiducia e stima. Non potrei allenarli se non avessi stima di loro. Questo non vuol dire che siamo amici, ma mi piace approfondire l’aspetto umano. E’ questo il motivo per cui ho scelto di allenare. Umanamente ho sentito vicine persone che mi hanno allenato quando ero allenatore e questo lo voglio trasmettere ai miei ragazzi. Usciti dal campo mi piacciono degli equilibri, non dovuti dal campo”. 

 

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