E’ un Benevento diverso negli interpreti e nell’interpretazione. Cambia la conduzione, ma non il risultato. I giallorossi infrangono quanto basta il miglior muro del torneo. La staffilata di Asencio vale il secondo successo esterno consecutivo, così come due sono le gare consecutive in cui la squadra giallorossa non incassa gol. Al “Tombolato” è un Benevento stravolto per sette undicesimi, senza perdere solidità, forse un po’ di brio ma è quanto basta. La squadra di Bucchi si comporta da grande e matura, calandosi nella parte contro un avversario rognoso e mai scoperto. Solidità difensiva e le risposte di Puggioni all’occorrenza poi la congelano per massimizzare al meglio la seconda rete consecutiva di Asencio che dopo aver risposto da subentrato, convince anche dal primo minuto nel nuovissimo tridente. Bucchi sa di poter contare su due formazioni vere, gli impegni ravvicinati ed il turn over non sono un problema. Cambierà il gioco, non la sostanza. Ancora un messaggio al campionato: il Benevento ha la fisionomia da big.
Turn over massiccio di Bucchi che addirittura ne cambia sette rispetto al derby. Nuove corsie laterali e Nocerino in cambina di regia con un tridente del tutto inedito con Asencio al centro e Buonaiuto alla prima da titolare. L’assenza di Adorni obbliga anche Venturato a toccare la migliore linea a quattro del torneo. Dalla panchina Schenetti ed un attacco tutto nuovo anche per i granata con Strizzolo e Siega innescati da Malcore.
I TEMPO – La manovra giallorossa non è fluida, complici i tanti cambi ed un Cittadella ordinato dietro. La squadra di Bucchi riesce a sbloccarla al minuto 37. Palla recuperata sulla trequarti per innescare il contropiede di Insigne che ruba a tutti il tempo, suggerimento per Asencio che dal limite brucia Paleari. Secondo gol consecutivo dell’attaccante spagnolo, letale alla prima da titolare. I ritmi non s’impennano, gestisce la squadra giallorossa che si porta in vantaggio negli spogliatoi.
II TEMPO – La squadra di Bucchi approccia bene anche alla ripresa, ne passano dieci di minuti e sempre dal limite Asencio è ancora pericoloso col suo destro, stavolta si distende Paleari e respinge con nessun giallorosso pronto sulla ribattuta. Lo spagnolo è un pericolo latitante per i granata, Buonaiuto confeziona l’assist per la testa proprio dell’ex Avellino che impatta alla grande, così come grandiosa è la reazione d’istinto di Paleari che tiene a galla i suoi. Passa un minuto e tocca a Puggioni rispondere, stavolta al gran sinistro da fuori di Iori, alza sopra la traversa con la mano di richiamo il portiere del Benevento. Si riversa in avanti il Cittadella in forcing, tiene il Benevento che spreca qualche contropiede di troppo con un paio di scelte sbagliate in appoggio. La squadra tiene anche grazie alla reattività del suo portiere che risponde anche al destro a botta sicura dal cuore dell’area di Settembrini. Controllo e tiro del numero otto con i guantoni di Puggioni che gli strozzano l’urlo in gola. Everyone in the box all’ultimo assalto, volta Finotto che gira di un soffio a lato. Termina con più di un brivido sulla schiena, la Strega la vince da big.
Cittadella (4-3-1-2): Paleari; Rizzo, Drudi, Frare, Ghiringhelli; Pasa (69′ Branca), Iori, Proia (69′ Settembrini); Malcore (60′ Finocchio); Siega, Strizzolo. A disposizione: Benedetti, Bussaglia, Dalla Bernardina, Maniero (P), Maniero, Scappini, Schenetti. Allenatore: Venturato.
Benevento (4-3-3): Puggioni; Di Chiara, Billong, Volta, Gyamfi; Tello, Nocerino, Del Pinto (72′ Bandinelli); Buonaiuto (80′ Ricci), Asencio, Insigne (61′ Improta). A disposizione: Montipò, Gori, Coda, Costa, Letizia, Maggio, Sparandeo, Viola, Volpicelli. Allenatore: Bucchi.
Marcatori: 37′ Asencio
Ammoniti: 40′ Siega (C), 81′ Settembrini (C), 90’+4 Asencio (B), 90’+4 Tello (B).
