La doppia sosta per il Benevento ha da subito spezzato il ritmo, ma da Venezia in poi non ci sarà tempo per fermarsi, con un vero e proprio tour de force che si profila per la squadra sannita.
“Il Venezia è un’ottima squadra. – ha dichiarato alla vigilia il tecnico, Christian Bucchi – Ha mantenuto l’intelaiatura della scorsa stagione con giocatori di esperienza e giovani di prospettiva, allenati da un tecnico importante. Giocheranno per i piani alti. Di insidie ce ne saranno tante a partire dallo stadio con tanti fattori che potrebbero distrarre. Dovremo pensare solo alla partita dal punto di vista del gioco e dell’intensità. Inizia un periodo in cui giocheremo tanto”.
Può considerarsi un vero e proprio nuovo esordio dopo 18 giorni senza impegni ufficiali: “E’ difficile arrivare a metà settembre con una sola partita di campionato. Dovremo esprimere la nostra continuità, dobbiamo partire dall’ultima parte di gara con il Lecce. La cosa importante per noi è giocare da squadra”.
In Veneto con una difesa incerottata, senza Costa e Tuia, e del tutto inedita. Toccherà probabilmente a Billong, ma l’allenatore non si fascia la testa: “Non ci sarà neanche Filogamo che è stato sottoposto ad un piccolo intervento di pulizia. – ha spiegato – Costa ha avuto una contrattura importante ed abbiamo preferito non forzare, mentre Tuia ha avuto un fastidio al tendine e vengono da una settimana complicata. Faranno degli esami di controllo e valuteremo per un quadro chiaro. Antei è un giocatore importante, ma non è pronto per i 90 minuti. Giocherà Billong sul centro-sinistra. Non mi piace dire che un giocatore era in partenza e poi… Coda, Letizia, Viola erano in partenza, potenzialmente lo sono tutti. A me piace dire che è un giocatore a disposizione e che è stato un professionista. Il suo mercato poteva essere orientato anche all’estero, perciò un po’ più lungo. Ora è un giocatore del Benevento al 100%, soprattutto mentalmente. Se sta bene e dimostra, gioca”.
Su Nocerino: “Sceglieremo domattina. Si è trascinato dietro un problema dalla gara con la Roma, vedremo domattina come risponderà. Ho tante alternative comunque in ogni settore del campo che possono con caratteristiche diverse darci tanto. Bandinelli e Del Pinto possono ricoprire tutti i ruoli a centrocampo ed è per questo che li abbiamo scelti. La differenza sostanziale sono nei piedi preferiti”.
Sulle scelte per l’attacco: “Non è facile lasciarne fuori tre, uno per ogni ruolo. Credo di avere dei calciatori che possono giocare tra loro a prescindere. La continuità c’è e ci sarà, ma ci saranno sempre dei ballottaggi. Devo esser bravo a saper scegliere le onde positive dei calciatori. Anche sulle corsie laterali di difesa ho tante scelte, non solo a sinistra ma anche con Gyamfi a destra. Sarà una notte lunga ed insonne. Asencio e Coda sono due giocatori complementari, non sono schiavo del sistema di gioco. Credo che sia importante il modo di attaccare e non il numero di punte. Dobbiamo lavorare sulle nostre certezze, la base del nostro gioco. Ci possono essere delle accortezze rispetto all’avversario, ma non cambiamo in base a loro”.
Ballottaggio Improta-Buonaiuto: “Improta permette di cambiare di più e che dà maggiore coperture. Buonaiuto strappa di più e queste sono valutazioni da fare quotidianamente. Ho la fortuna di poter scegliere volta per volta. C’è abbondanza”.
Gestione delle risorse in vista degli impegni ravvicinati: “Sceglierò solo in base alla partita successiva. 4 gare è chiaro che non giocheranno sempre i soliti, ma bado a schierare sempre la miglior formazione possibile”.
Sul format della Serie B: “Ne abbiamo sentite tante e sinceramente a noi ha toccato poco. La nostra attenzione era esclusivamente a questa partite. A prescindere dal numero di squadre quanto accaduto non fa bene al sistema calcio. Stavamo tornando a respirare entusiasmo come se fosse arrivata improvvisamente la Primavera. Partire ed arrivare a metà settembre senza calendari di C e con dei dubbi in Serie B credo che allontani un po’ la gente dallo stadio. Sarebbe bello parlare di amichevoli giocate. C’è gente che ha voglia di andare allo stadio e vedere una partita. Questo è quello che dispiace un po’. Noi non siamo vittime, ma è ovvio che abbiamo vissuto una situazione anomala da Benevento con 18 giorni senza giocare e poi avremo anticipi e turni infrasettimanali. Queste cose possono essere viste come potenziali difficoltà, invece noi dobbiamo vederle come opportunità per trovare la continuità che ci serve”.