Il Benevento spegne le 89 candeline nel miglior modo possibile, con una vittoria di lusso, seppur contro una Roma più prossima alla formazione Primavera che alla squadra che affronta il massimo campionato con i soli Jesus, Coric, Pastore ed El Sharaawy dentro. Del test, però, Bucchi non può che esser soddisfatto, soprattutto per i segnali avuti da chi ha trovato meno spazio nei primi impegni ufficiali. “Ho schierato due formazioni miste, eppur non ho visto differenza tra primo e secondo tempo”, ha infatti analizzato l’allenatore nel dopo gara.
I circa 70 minuti da horror con il Lecce sono ormai alle spalle, fatti di svarioni e distrazioni con il rovescio della reazione d’impeto che ha evitato la sconfitta. Ora l’obiettivo è quello di puntare alla costanza di rendimento e di gioco, perché anche contro la Roma il Benevento di Bucchi ha dimostrato di avere una sua identità e dei concetti che titolari ed alternative stanno assimilando. In mattinata la truppa giallorossa è già tornata al lavoro con un intenso allenamento ed una partitella in famiglia di circa mezzora ad alti ritmi, prima del rompete le righe per circa 48 ore. Maggio e compagni, infatti, torneranno al lavoro domenica pomeriggio per aprire la settimana di preparazione verso l’anticipo del venerdì con a Venezia dopo due settimane che hanno da subito spezzato il ritmo dopo il debutto. Segnali incoraggianti sono arrivati dalla prestazione di Luca Antei, che dovrà lavorare ora solo sulla tenuta, ossigeno puro per il suo allenatore, che in vista del tour de force rischierà di avere i centrali di difesa contati. Per Tuia vanno ancora definiti i reali tempi di recupero visto il riacutizzarsi dell’infiammazione ai tendini, seppur lieve, mentre per Andrea Costa il risentimento muscolare potrebbe anche richiedere circa una decina di giorni per il totale recupero, volendo scongiurare qualsiasi tipo di rischio. Potrebbe anche profilarsi una chance per Luca Sparandeo, mentre scalpita Jean Claude Billong, per il quale però appar difficile una maglia da titolare, senza dimenticare la possibilità di adattamento al centro del reparto di Christian Maggio. Valutazioni che il tecnico approfondirà alla ripresa ma, dopo la Roma, con qualche certezza in più.
