A commentare la partita del Benevento è il tecnico dei sanniti, Cristian Bucchi.
I tre gol sono stati episodi ? Anche quelli del Lecce. Dobbiamo prendere quello che non è andato: l’atteggiamento che abbiamo avuto nel primo tempo. A me non sono piaciuti nemmeno i primi dieci minuti. Troppo poco, la squadra mi è piaciuto nel secondo tempo. Spirito diverso e ci siamo tolti da dosso il senso di timore. Noi possiamo fare gol in mille modo diversi. Lo abbiamo capito nella mezz’ora. Mi fa piacere che sia succeso già oggi, questo è un campionato dove può succedere di tutto. Noi dobbiamo essere bravi a trovare un equilibrio. I tifosi ci hanno trascinato, ma non potremo mai essere quelli dell’ultima mezz’ora: c’è da trovare un equilibrio
Atteggiamento: “Essere favoriti vuol dire essere riconosciuto delle qualità. Ieri il Verona ha sofferto, il Palermo ha fatto fatica a Salerno, noi abbiamo fatto fatica contro il Lecce. La qualità dei singoli l’abbiamo. Io da allenatore devo guardare i primi 60′, non possiamo fare un primo tempo cosi e non possiamo concedere cosi tanto. Nemmeno contro l’Udinese abbiamo concesso cosi tanto: il primo tempo è stato sbagliato di squadra”
I cambi: “Asencio è entrato e ha fatto benissimo, Ricci ha fatto gol e lo stesso Buonaiuto ha dato il suo apporto. Questo non significa che chi c’era prima ha fatto una brutta gara, è stato un primo difficile. Un po’ tutte le componenti subentrano quando sei sotto: anche il pubblico ci ha dato una mano. Sul 2-3 ci ho creduto e negli ultimi minuti pensavo anche al sorpasso. Da una parte c’è da apprezzare il grande cuore e le qualità dell’ultimo mezz’ora, ma c’è anche un primo tempo sul quale lavorare. Io la ritengo una fortuna: una musata che serve. Prendere gol deve essere una cosa unica”
Cambiamento: “Nel primo tempo eravamo passivi, ci muovavamo sul loro giro palla. Quando si va in pressione si deve fare da squadra altrimenti vai in difficoltà”
Costa: Il primo tempo è stata una squadra rigida, noi sbagliavamo dei passaggi semplici. Primo tempo non all’altezza, il secondo non mi è piaciuto quando abbiamo preso i gol (un gol individuale e un episodio). Se l’entusiasmo della nostra gente e l’essere considerati i favoriti diventa un freno: noi dobbiamo essere bravi a venirne fuori.
Sosta: “Non mi piace, a me piace fare i punti e subito. Stare fermo e vedere gli altri giocare non mi fa impazzire. Ma servirà anche per lavorare”
Brillantezza: “Eravamo contratti e nel secondo tempo siamo stati bravi. Secondo me è stato un atteggiamento nostro troppo sufficiente. Da una parte può essere anche giusto perchè non puoi giocare con intensità per 90′, ma non mi aspettavo un primo tempo cosi problematico”
Insigne: “Noi dobbiamo avere tante possibili varianti. Abbiamo lavorato su uno schema di base, ma a partita in corso la qualità dei singoli mi permette di fare più scelte. Io da Roberto mi aspetto di più, a volte è monotematico e diventa prevedibile. Credo che sia un giocatore che se scatta diventa marcabile: ha calcio, cross e tiro. E’ un giocatore duttile e mi da molte soluzioni”