“Un Benevento che entri in campo con un solo risultato in testa da centrare”. Suona la carica Roberto De Zerbi alla vigilia della gara con la Spal, scontro diretto ed ultima spiaggia per il Benevento: “Non ho dubbi sull’assetto, ho già pensato a come mettere la squadra”.
L’allenatore non si sbilancia sulle scelte, ma spiega: “Puscas aveva fatto bene, mentre dietro le scelte sono forzate perché siamo rimasti all’osso. Non solo Del Pinto e Cataldi, anche Chibsah è un giocatore molto dinamico. Anche io guardo i dati e ad Udine siamo stati superiori all’avversario su tutti i parametri fisici. Faccio fatica a pensare di subire gol come tanti di quelli che abbiamo incassato. Quello passa dall’attenzione del singolo, ma non voglio togliermi responsabilità. Cerco di far di tutto per togliere i gol stupidi presi.
Con l’Udinese ho messo la difesa a tre, perché loro hanno giocato con due punte e Lasagna è molto veloce. Volevo evitare il due contro due.
Sull’aspetto tattico, so che alla stampa piace argomentare sul tipo di difesa. Dal mio punto di vista cambia poco anche per l’equilibrio della squadra, chiaro che poi devi avere i giocatori. D’Alessandro per me può giocare anche quarto di centrocampo, ad Udine ha fatto la miglior partita. A volte cerchi l’assetto più giusto per il tipo di partita, non avendo neanche io fatto la squadra. Cerco di adattarmi ai calciatori che ho”.
Viola messo un po’ da parte: “Stravedo per Viola per caratteristiche tecniche ed umane. Cerco di leggere prima una partita e quando si fanno scelte prime, a volte si prende e altre no. Nelle ultime due trasferte le squadre imponevano ritmi per i quali ho preferito maggiore dinamismo. Avrei potuto inserirlo, ma se inserisci Ciciretti ed Armenteros, oltre Gyamfi, i cambi finiscono. Non è detto che non possa giocare domani o altre partite”.
Per la prima volta il tecnico bresciano potrà contare su Ciciretti e D’Alessandro al massimo della condizione. De Zerbi, dopo l’assetto a sorpresa schierato ad Udine, confessa di non aver dubbi sulla squadra da schierare in campo: “Vogliamo e dobbiamo vincere. Dentro ogni singolo deve esserci questo. La Spal è una squadra ben organizzata che lavora da tempo con continuità. Il passo successivo per noi, dopo buone prestazioni, è quello di fare punti. Arriva il momento in cui devi entrare in campo per vincere”.
De Zerbi ha anche raccontato la settimana di lavoro: “Giovedì è venuto a trovarci il presidente ed ha confermato le mie sensazioni in allenamento. Purtroppo, ci sono stati nell’ultimo periodo che ci hanno fatto sfuggire dei punti”.
Sulla Spal: “Ha dei giocatori che sanno attuare le idee dell’allenatore con qualche giocatore d’esperienza che è stato inserito. Non è presunzione, ma noi dobbiamo concentrarci su di noi. Proveranno a fare qualcosa per vincere anche loro”.
Le differenze tra il De Zerbi di Foggia e questo: “Quella squadra fu costruita secondo le mie idee. Qui siamo in una situazione di classifica diversa. Siamo ultimi in attacco e difesa e siamo in una categoria dove bisogna tener in considerazione l’avversario. Sono sempre lo stesso, ma cerco di adeguarmi e questo non significa non cercare di vincere. Mi auguro poi di restare qui tanti anni e, magari, potremo fare un discorso diverso. Comunque, nel voler fare la partita non cambio, al di là delle scelte tattiche e alcune gare come Milan e Udine l’hanno dimostrato“.
L’aspetto psicologico della squadra: “Potrei capire lo sconforto se ogni partita non fosse giocata alla pari. Io ci credo ancora, perché le partite non le stiamo perdendo con goleade, ma ce le stiamo giocando bene e fino alla fine, al di là di tutti i dati. Quest’aspetto, se qualcuno è giù di morale, allora lo deve fortificare. Bisogna esser forti con la testa”.
L’inserimento di De Ceglie: “Parlerò col presidente dopo la partita e faremo il punto, a seconda anche delle uscite”.
La replica a Galli, agente di Coda, che in settimana ha fortemente attaccato l’allenatore giallorosso: “E’ facile sparare su De Zerbi, ma quelle dichiarazioni mi hanno dato fastidio. Possono discutere del tecnico, ma non della persona. Oltretutto, non corrispondono al vero. Io non porto rancore, mi ha dato fastidio, ma questo non precluderà l’eventuale utilizzo del giocatore”.