BENEVENTO – Forse, neanche il copione del più tremendo film horror avrebbe potuto recitare 90 minuti come quelli che servono la 13^ sconfitta consecutiva della Strega. Eppure, i segnali di un tranquillo primo tempo lasciavano pensare che fosse la volta buona per sbloccare la casella zero in classifica, ma stavolta è ancor più dolente la beffa. Perché il Benevento è autolesionista, Brignoli rovina tutto nel secondo tempo, servendo su un piatto d’argento la palla gol agli avversari. Nei minuti successivi, la squadra sembrava aver conquistato l’animo del nuovo allenatore con una reazione d’impeto che ha rimesso tutto in pari con Armenteros. Ma la Strega fa e disfa e non si concede neanche qualche minuto per tirare un sospiro di sollievo, che la rimette in salita con la clamorosa ingenuità di Letizia che lascia i suoi in inferiorità numerica. Eppure, in 10 contro 11 la squadra sannita sciupa almeno tre potenziali occasioni nitide in contropiede verso un finale col botto. Al 90′ Costa sale in cielo e ancora più su ci mette anche la mano che tocca la sfera e costa il penalty. La sorte, stavolta, sorride alla Strega, la traversa salva due volte, ma i giallorossi sembrano non voler abbandonare cotal avverso destino e sembrano far di tutto per complicarsi ulteriormente la vita. Perché proprio allo scadere Peluso è tutto libero di saltare nel cuore dell’area e gonfiare la rete per un gol che fa esplodere di gioia i neroverdi ed i nervi, invece, sul fronte opposto. Una mazzata durissima che potrebbe valere il colpo di grazia.
Approfittando della sosta di campionato, Roberto De Zerbi ha potuto lavorare sulla nuova identità tattica della sua squadra e propone il suo tipico 4-3-3 per cui fondamentali sono i rientri di Costa e D’Alessandro. Ha recuperato anche Antei che parte al centro della linea a quattro dove Letizia vince il ballottaggio con Venuti. Torna da classica mezzala di centrocampo Cataldi con Viola in cabina di regia e Chibsah a completare il terzetto, mentre in avanti confermato Armenteros con Iemmello unico assente di giornata. Fedele al modulo anche Bucchi con Matri che parte dal primo minuto nel tridente con Ragusa e Politano, mentre a centrocampo rientra capitan Magnanelli.
I TEMPO – Con personalità e cercando di impostare la manovra, parte così il Benevento che al decimo sugli sviluppi di un corner colleziona la prima occasione con Armenteros. Ci prova su una palla sporca l’attaccante che, però, viene murato da Consigli che salva la porta. Passa solo un minuto e la risposta del Sassuolo è con il sinistro ad incrociare di Matri, scattato sul filo, ma la conclusione non è precisa. I ritmi non sono altissimi e difficilmente i giallorossi azzardano la giocata, puntando più su un ragionato possesso. Bisogna aspettare il minuto 23 per una nuova fiammata con la conclusione a giro di Ciciretti che, però, piazza male la sfera che termina ampiamente a lato. Lo stesso fantasista ci prova alla mezzora direttamente da calcio di punizione, ma da posizione molto defilata: tiro centrale e facile da bloccare per Consigli. A sette dal termine di frazione è sui piedi di Chibsah la palla gol, ma il centrocampista nel cuore dell’area perde più di un tempo di gioco per girarsi ed armare una conclusione poi scialba. Scivola così’ un primo tempo avaro di emozioni, senza osare per non rischiare.
II TEMPO – Cerca di alzare i giri sulle fasce la squadra di Bucchi: all’undicesimo Matri si divora una colossale occasione, ma la palla gol gliela serve su un piatto d’argento Brignoli. L’estremo difensore giallorosso rovina tutto, appoggiando la sfera all’avversario e Missiroli mette Matri in porta per il vantaggio. La reazione della Strega è però immediata, Consigli si supera su Chibsah con un gran riflesso e sempre maledetta per i giallorossi. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, però, a cinque passatal’ora di gioco Armenteros risolve un batti e ribatti in area e fa esplodere il “Vigorito”. Neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo che si rimette di nuovo in salita un minuto più tardi, perché per un ingenuo fallo a centrocampo Letizia colleziona il secondo giallo e lascia i suoi in inferiorità numerica. Si rifà, in parte, il portiere giallorosso ad un quarto dal termine con l’intervento sul colpo di testa di Cannavaro che stacca bene, ma indirizza centralmente sui guantoni dell’avversario. In inferiorità numerica, ma ha addirittura la possibilità di vincerla la squadra sannita che getta alle ortiche almeno tre nitide potenziali occasioni in contropiede, senza sfruttare le disattenzioni nei piazzamenti dei neroverdi. Una gara da film horror, proprio al 90′ ancora una volta si fa male da sola la Strega: clamoroso il fallo di mani di Costa in piena area che costa il rigore ed il match-ball per Berardi. La traversa salva i giallorossi sul penalty ed ancora una volta dopo pochi secondi su un colpo di testa di Falcinelli. Ma la storia è già scritta, calcio d’angolo, colpo di testa di Peluso e serie negativa che si porta a 13.
Benevento (4-3-3): Brignoli; Di Chiara, Costa, Antei, Letizia; Cataldi, Viola, Chibsah (68′ Venuti); D’Alessandro (60′ Parigini), Armenteros, Ciciretti (90′ Lazaar). A disposizione: Belec, Venuti, Djimsiti, Gravillon, Del Pinto, Memushaj, Lombardi, Coda, Puscas. Allenatore: De Zerbi
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Peluso, Acerbi, Cannavaro, Gazzola; Missiroli, Magnanelli (90′ Falcinelli), Biondini (61′ Sensi); Politano, Matri, Ragusa (72′ Berardi). A disposizione: Marson, Pegolo, Lirola, Goldaniga, Rogerio, Adjapong, Mazzitelli, Cassata, Scamacca, Falcinelli. Allenatore: Bucchi.
Arbitro: Sig. Mazzoleni di Bergamo (Giallatini di Roma2 – Bindoni di Venezia. IV: Di Paolo di Avezzano. VAR: Abisso di Palermo. AVAR: Nasca di Bari).
Marcatori: 58′ Matri, 65′ Armenteros, 90’+4 Peluso.
Ammoniti: 25′, 67′ Letizia (B), 30′ Magnanelli (S), 43′ Costa (B),
Espulso: Letizia (B).
Note: