E’ difficile trovare le parole per commentare una sconfitta come quella che è costata al Benevento la tredicesima della serie da record negativa. Cerca di farlo Roberto De Zerbi al termine di una gara che avrebbe dovuto segnare l’inizio di un nuovo percorso e che, invece, sembra aver ripercorso le strade dell’imminente passato con uno scotto ancora maggiore.
“In tanti giocano con il freno a mano tirato. – ha detto il tecnico giallorosso – E’ sintomo del momento che sta vivendo il Benevento, qualcuno è meno libero dell’altro. La partita l’abbiamo comunque fatta sempre noi, creando occasioni anche con l’inferiorità numerica, quindi brucia tanto. Ho visto una squadra che ha sempre cercato di far la partita, anche in dieci uomini. Se prendiamo gol al novantesimo non è sfortuna, ma colpa nostra. Faccio fatica a rimproverare qualcosa alla squadra oggi, però se non ti aiuti da solo per uscire fai fatica. Mi arrabbio se mercoledì qualcuno torna con la testa bassa, ma deve fare la valigia. Mercoledì io sarò come ieri, ovvero assatanato. Nel mio spogliatoio non vedo calciatori che non ci credono, altrimenti la maglia gliela toglierei io. Oggi i giocatori hanno dato tutto. Per togliere la maglia e far le valigie ci deve esser dell’altro”
Il fallo di Costa? E’ rientrato da un infortunio ed ha dato disponibilità al 100%. L’errore di un mio calciatore lo difendo sempre davanti a tutti se fatto in buona fede lo difendo. Costa lo difendo ancora di più perché è uno giusto e magari fossero tutti come lui. Armenteros ha fatto una grande partita”
Il pubblico ci ha sostenuto anche oggi e la maglia un mio giocatore non se la toglie
