La prima di quel ciclo di gare che rappresentano un nuovo inizio per il Benevento. E’ cosi che l’ha definito De Zerbi il match Benevento – Sassuolo, in programma domenica alle ore 15:00 allo stadio “Ciro Vigorito”. Dopo la seduta odierna, il tecnico bresciano ha parlato alla stampa. Quella contro gli emiliani sarà una gara solo fisica, ma anche mentale dove conteranno molto i dettagli a seconda del modulo : “E’ l’aspetto mentale che determina un po’ tutto, ma conta molto l’aspetto fisico e l’aspetto tattico. Il dettaglio te lo da il tempo, ma l’organizzazione di stare in campo sia giocando a 3 o 4 deve essere veloce da eseguire”
Difesa a 3 o 4? Non c’è un modulo pre-stabilito, ma ad ora bisogna fare la conta degli infortunati: “Non parto con un sistema prestabilito, mi adeguo in base alle caratteristiche. Stiamo cercando di recuperare costa, recupereremo D’Alessandro e Antei si sta trascinando un problema e solo quando ci saranno tutti giocheremo a 4 dietro. A me piace avere una squadra che si adegua anche in base all’avversario”
Sassuolo si, ma meglio puntare su sé stessi: “Non voglio parlare delle altre squadre, io voglio una squadra che dia tutto senza paura e non pensi alla classifica che c’è in questo momento e che abbia la consapevolezza di quello che ho detto dal primo giorno. Al completo e migliorando i tre aspetti che dicevo prima, possiamo giocarcela. Non dobbiamo pensare a quello che è stato prima, pensare ai 90′ con il piglio giusto e dando tutto”
Benevento ancora a secco, ma dalla gestione De Zerbi le cose sono iniziate a cambiare: “La realtà nella mia gestione è che a Cagliari abbiamo messo sotto una squadra che ha 12 punti e che per organico non dovrebbe lottare alla salvezza. Con la Lazio potevamo riaprire la partita, a Torino nonostante la sofferenza potevamo fare meglio contro una squadra che ha fatto tanti gol ed è il secondo miglior attacco. Questa è la realtà. Il rientro dei vari infortunati possono spostare gli equilibri”
Sulla collocazione di D’Alessandro: “D’Alessandro è un giocatore di fascia quindi tra la linee non è il suo habitat naturale, ma può imparare facilmente a giocare in quella posizione. Potrebbe fare sia uno dei dietro la punta , ma la sua zona congeniale è il quarto di centrocampo”
Un risultato potrebbe aiutare soprattutto dal punto di vista delle convinzioni: “Fare risultato sarebbe una convinzione per i calciatori, si potrebbe vedere un’altra squadra. Prima di arrivare al risultato si devono creare i risultati, il passo dobbiamo farlo noi”.
Sulla gara di domenica: “Domenica c’è una partita contro una squadra forte, ma il Benevento se la può giocare alla grande. Si sa da dove si arriva e per quello bisogna avere la forza mentale di superarla . Vincendo domenica sera potrebbero esserci scenari diversi.
Benevento come Crotone o altre squadre dalla salvezza impossibile: “Bisogna stare vicini alla squadra, e convincerla che possiamo giocarcela. Ci sono realtà come Crotone dell’anno scorso, altre squadre che hanno fatto quello che vorremo fare noi e questo dovrebbe essere la spinta motivazionale che dovremo avere ogni giorni”
Sulla squadra: “E’ un gruppo di calciatori molto intelligenti e professionisti perfetti che hanno seguito da subito i dettami. E chiaro che la partita di domenica sarà importantissima e viverla come una partita che da 3 punti. QUello che dico nello spogliatoio e quello che dice alla stampa. Non possiamo permetterci di giocare una partita pensando a troppe cose, non siamo ancora usciti da quella fase tosta, quando arriverà la partita decisiva sarò il primo a dirlo”
Sulle condizioni di Iemmello: Ha un problema al ginocchio, fisicamente è al 30-40%, abbiamo bisogno di gente che da il 100%. Quando non sta bene una persona è meglio che si curi, oggi non sta bene”
Un apporto importante deve darlo anche il pubblico: “Il pubblico è come la squadra: bisogna reagire e il pubblico che mi aspetto è quello della mezz’ora della Lazio, cosi come la squadra: spingendo di più, aiuta nei risultati”