Nulla di fatto. L’Avellino rimane nelle mani di Gianandrea De Cesare e del gruppo Sidigas. Questo è quanto è emerso dal summit napoletano di ieri sera tra la dirigenza bianco-verde e la cordata dell’imprenditore sannita Luigi Izzo. Quest’ultimo ha presentato un’offerta di un milione e mezzo di euro, somma ritenuta non idonea da De Cesare che intende cedere la società per due milioni. Cifra alla quale va aggiunta la liquidità presente in cassa ossia i 400mila euro derivanti dagli incassi di abbonamenti e biglietti che secondo l’uomo Sidigas non andavano inclusi nella trattativa. Trattativa che, dunque, sembra destinata a chiudersi qui, salvo colpi di scena cosi come successo lo scorso mese con l’imprenditore irpino Angelo D’Agostino che fece un’offerta di mezzo milione. Cessione della società che si interseca con le vicende giudiziali: venerdi, infatti, sarà il giorno in cui si discuterà il ricorso della Procura di Avellino contro il provvedimento di dissequestro degli 89 milioni della Sidigas e contestualmente anche il ricorso dell’ azienda contro il sequestro dei restanti 8 milioni. Intanto oggi pomeriggio, con inizio alle 17:30, la squadra di Ignoffo riprenderà ad allenarsi in vista della trasferta di domenica pomeriggio a Potenza dove i lupi affronteranno il Picerno. Ci sarà il neo acquisto Charpentier, il giovane attaccante francese ufficializzato ieri.