Il futuro dell’Avellino sempre più incerto. Tanti, troppi gli interrogativi che girano intorno alla squadra irpina che deve fare i conti con il tempo che scorre perchè, è bene ribadirlo entro il prossimo 31 luglio la società ha l’obbligo di indicare diverse figure tecniche e dirigenziali oltre a rendere a norma il “Partenio-Lombardi” secondo i paramentri richiesti dalla Lega Pro. Il rischio è una penalizzazione in classifica e un ammenda di 20mila euro. Una settimana per mettere insieme i primi tasselli di una stagione che doveva segnare il rilancio di un’intera piazza, dopo il dramma sportivo della scorsa estate. Ma ad oggi la situazione rimane difficile da decodificare. Diversi i punti da chiarire dall’azienda che fa capo a Gianandrea De Cesare, in primis quello relativo al piano-economico finanziato che se approvato permetterebbe alla società di svolgere le prime operazione. Fonti vicine alla Sidigas sostengono che alla triade commissariale sarebbe stata spedita una PEC con il piano. Di questa mail però non sembrerebbe esserci traccia. Un caso nel caso che rende complicata anche la cessione della società. In questo caso le PEC si sono raddoppiate, passando da due a quattro. L’ultima è giunta nelle scorse ore e si tratterebbe di un’azienda con sede a Battipaglia e che opera su tutto il territorio nazionale. Una mail, cosi come le altre fine a se stessa finchè non saranno chiarite le intenzioni dell’attuale proprietà. In tutta questo caos c’è una certezza: il primo impegno ufficiale stagionale dei lupi sarà il 18 agosto in Coppa Italia di Lega Procontro la perdente di Bari – Paganese. Pronta una pec per chiedere il rinvio ?