“Mancano 42 punti, vogliamo provare a raccoglierli tutti”. Si ripresenta così Vincenzo Pepe a stampa e tifosi dell’Avellino, 10 anni dopo la sfortunata stagione 2008-2009 vissuta in terra irpina. “Sono sceso di categoria solo perché è l’Avellino – ha dichiarato l’esterno campano – qui di serie D c’è solo il logo sulla casacca, per il resto ho trovato una squadra ed un’organizzazione di categoria superiore. Conosco bene la piazza per averci giocato e per averla seguita nel corso degli anni, so bene cosa vuol dire indossare questa maglia. E’ dura, è pesante, ma è anche un grande onore ed uno stimolo a dare il massimo”.
Sul suo ruolo in campo: “di base sono un esterno alto, a sinistra o a destra non fa differenza, ma posso giocare anche come mezz’ala. Sarà il mister a decidere dove schierarmi. La competizione? Quando un gruppo è sano come questo non può che far bene, avere tanti giocatori ti responsabilizza a dare il massimo ed a fare la differenza quando si è chiamati in causa. Questa è una rosa molto forte, non cambierei nessun giocatore con chi ci precede”
Pepe, una lunga carriera tra i professionisti, conosce bene le insidie ma anche le possibilità del campionato di D: “ho visto squadre recuperare 11 punti a partire da marzo, niente è impossibile. Lo scontro diretto è importante, certo, ma conta pensare partita dopo partita e non deludere più i tifosi”.