Walter Taccone non ci sta. Ieri, in un comunicato, la Lega ha dato un ultimatum a 12 club tra Serie B invitandole a mettersi a norma con la Fideiussione Finworld (la stessa contestata all’Avellino) entro un mese. Stamattina l’ex numero uno irpino, in una nota, ha attaccato la massima istituzione calcistica dicendosi costernato dalla disparità di trattamento.
Ecco il comunicato:
“Con il comunicato n. 59 del 30 agosto 2018 la FIGC ha dato atto che le fideiussioni stipulate con la Finworld s.p.a. e presentate da alcune società di serie B e C per l’iscrizione ai rispettivi campionati devono ritenersi emesse “sine titulo”, disponendo, di conseguenza, la sostituzione di tali garanzie entro il prossimo 28 settembre.
La concessione di un termine così incredibilmente ampio è incomprensibile se confrontato con quello ristrettissimo che ha avuto a disposizione questa società per lo stesso adempimento, anche in considerazione del fatto che le interessate erano già state “allarmate” da comunicazioni delle Leghe di appartenenza risalenti all’ormai lontano 13 luglio e, quindi, hanno già avuto oltre un mese a loro disposizione per “sondare” il mercato delle garanzie fideiussorie.
La FIGC ha inoltre stabilito che la mancata sostituzione della garanzia nel termine prescritto comporterà “solo” l’irrogazione di un’ammenda e di una penalizzazione, ovvero la giusta sanzione.
Ciò è ancor più incredibile per chi, come questa società, si è vista escludere dal calcio professionistico per un’irregolarità molto meno grave.
Siamo, palesemente, davanti a trattamenti discriminatori.
La situazione tuttavia conforta quanto già sostenuto dai difensori dell’ U.S. Avellino nei giudizi innanzi alla giustizia sportiva ed amministrativa in relazione alla disparità di trattamento subìta e merita il massimo impegno della società e dei professionisti che l’affiancano per la tutela delle ragioni della stessa”