Un successo per uscire dalle sabbie mobili della classifica, tre punti per bagnare nel migliore dei modi l’esordio di Claudio Foscarini sulla panchina bianco-verde. E’ il giorno di Avellino – Perugia, cosi come all’andata un monday night fondalmentale per il prosieguo del campionato di entrambe le compagini. Un risultato favorevole, infatti, consetirebbe agli umbri di agganciare il Parma al quarto posto, a due sole lunghezze dalla promozione diretta, ad oggi nelle mani di Palermo e Frosinone. Ci sono, dunque, gli elementi per poter assistere ad una gara vibrante ed emozionante, nella quale l’Avellino si affida non solo alla necessità di muovere la classifica , (l’ultimo successo è datato 24 febbraio) ma agli stimoli ritrovati dal cambio in panchina. Quella di Foscarini non è stata una settimana semplice: per i lupi gli infortuni continuano ad essere una costante e il tecnico veneto è stato costretto più volte a cambiare idea sull’undici da mandare in campo. Nemmeno il tempo di recuperare Cabezas, risentimento muscolare giovedi in allenamento, e Vajushi, botta alla caviglia destra, che nella rifinitura domenicale un nuovo infortunio ha colpito Simone Rizzato. La presenza dell’ex Trapani è in dubbio e il suo posto a sinistra è oggetto di ballottaggio, con Falasco leggermente favorito. Nella linea difensiva a 4, davanti a Lezzerini spazio a Pecorini sulla destra e alla coppia Ngawa-Migliorini al centro della difesa. Come preannunciato e visto in settimana Foscarini non cambierà, almeno per questa gara, l’assetto tattico, confermando dunque il 4-4-1-1. Detto della difesa, a centrocampo non verranno rischiati né Cabezas né Vajushi con le fasce affidate a Molina sulla destra e D’Angelo sulla corsia opposta. Mediana robusta con De Risio e Di Tacchio. Situazione attaccanti: Castaldo è l’unica certezza, ballottagio Ardemagni – Asencio per il ruolo di prima punta. Lo spagnolo parte leggermente favorito, ma l’attaccante milanese, in gol l’ultima volta proprio nella gara di andata, punta sul feeling con Foscarini: nel 2009/2010 i due guidarono il Cittadella fino a raggiungere la semifinale dei play-off. All’Avellino basterebbe uscire dalla zona calda prima che diventi rovente.