Una preparazione silenziosa in campo, ma rumorosa all’esterno. Siamo nel pieno della settimana di Salernitana – Avellino, il match della rinascita, la gara che ad Avellino società e tifosi aspettano da quel 15 ottobre nefasto. Un giorno nel quale dal primato virtuale si passò allo sconforto in poco più di 15 minuti con effetti negativi anche nei mesi a seguire. Un pensiero mai esternato direttamente, se non dai tifosi. Quelli che a distanza di cinque mesi, in un solo giorno hanno polverizzato i 2000 tagliandi messi a disposizione per il settore ospiti. Organizzati 15 pullaman che domenica partiranno alla volta di Salerno con un servizio d’ordine che sarà definito venerdì nel corso della riunione del Gruppo Operativo per la Sicurezza. C’è attesa per un gara-evento che Novellino sta preparando nel silenzio del “Partenio-Lombardi”. Porte chiuse da martedi e probabilmente sarà cosi per tutta la settimana: il tecnico di Montemarano è consapevole dell’importanza del match e cosi meglio stare lontano da occhi indiscreti. Anche perché vi sono diversi dubbi di formazione, a partire dal modulo. Il 4-2-3-1 delle ultime settimane ha portato in dote ai lupi 4 punti in due giornate, ma contro il Bari lo stesso tecnico non aveva escluso la possibilità di tornare al 3-5-2. Una scelta dettata soprattutto dagli infortuni e dall’assenze: oltre lo squalifcato D’Angelo, sicuri assenti saranno Radu e Moretti. In dubbio Castaldo e Rizzato, in gruppo solo nella seduta di metà settimana. Difficilmente saranno della gara se non in corso d’opera, ma in termini di carisma ed esperienza i recuperi del bomber di Giugliano e dell’ex Trapani saranno fondamentali per colmare il gap carismatico generato dall’assenza del capitano. In permesso ancora Cabezas, in Ecuador per la nascita della figlia. Il suo rientro è previsto nella nottata di giovedi, per poi aggregarsi ai compagni nel silenzio del Partenio-Lombardi
