L’Avellino decide di mettersi al sicuro. E il riferimento non è per la salvezza, ora più che mai incerta, ma per le novità societarie giunte ad un punto di svolta. L’ Italpol, istituto di vigilanza e sicurezza privata, è vicina a rilevare l’80% delle quote.. Fondata da Domenico Gravina scomparso nel 2016, il colosso con sede a Roma, ma molto attiva anche in Campania è ora guidata dai figlii Francesco e Giulio, non proprio neofiti nel mondo calcistico. L’ Italpol, infatti, è exclusive partner dell’Atalanta, società con la quale l’Avellino ha avuto molte collaborazioni nelle ultime stagioni. L’accordo preliminare con Taccone prevede che il restante 20% delle quote rimarrà nelle tasche dell’attuale patron avellinese, il quale una volta insediata la nuova società sarà presidente onarario e amministratore unico. Entro la prima metà di marzo è attesa una comunicazione ufficiale e in tal senso potrebbe essere fondamentale anche uscire indenni dal trittico di gare che l’Avellino si appresta ad affrontare: sabato impegno interno con il Novara, martedi prossimo trasferta sul campo della capolista Empoli e, infine, domenica 4 marzo il delicato impegno contro il Bari. Non sarà semplice già a partire dalla gara contro i piemontesi. Colpa di un’infermeria ancora piena: alla ripresa, infatti, Walter Novellino ha lavorato con una squadra ridotta. Molti gli assenti, a partire da Cabezas, da sabato a Bergamo per curare una fibrosi sulla cicatrice che gli ha impedito sin ad ora di scendere in campo con la casacca bianco-verde. Il suo rientro in Irpinia potrebbe avvenire già nella giornata di martedì. Oltre l’ecuadoregno assenti anche Castaldo, Moretti e Radu, tutti e tre alle prese con i rispettivi problemi fisici. Marco Migliorini ha svolto regolarmente il riscaldamento per poi fermarsi. Lavoro atletico per Bidaoui e Ngawa. E l’Avellino di questi tempi non se lo può permettere: c’è da mettere al sicuro la salvezza