In una settimana dove il calcio giocato sembrava essere finito in secondo piano, per l’Avellino si avvicina la quindicesima giornata di campionato. La gara contro il Carpi è ormai prossima, domenica il secondo match interno consecutivo e l’obbligo di un risultato positivo per far si che ai piedi del Partenio si torni a respirare un’aria diversa. Le vicende extra-calcistiche hanno inevitabilmente messo ulteriore tensione ad un ambiente già sotto pressione in virtù dell’assenza di risultati. L’ultimo sussulto, firmato Asencio nel turno infrasettimanale contro la Pro Vercelli, è distante ben 38 giorni, troppi per una squadra costruita con obiettivi che non si limitano alla salvezza. Capitan D’Angelo in settimana ha suonato la carica. La reazione che si aspettano i tifosi, che dal derby contro la Salernitana, non hanno più rivisto la squadra pimpante ed esuberante delle prime giornate. Gli infortuni in serie hanno contribuito, ma quella delle ultime uscite è stata una squadra spaesata e confusa. Novellino non è esente da colpe: il 3-5-2 ha dato degli spunti interessanti, ma le reti arrivano con il contagocce. Per la sfida contro gli emiliani, ora più che mai match chiave, il tecnico non dovrebbe cambiare l’assetto, ma interpreti: Lezzerini lascerà il posto a Radu tra i pali, difesa confermata con Ngawa, Migliorini e Marchizza. Novità a centrocampo: Moretti farà spazio a Di Tacchio, rientrato dalla squalifica. D’Angelo e Molina ai lati e l’inserimento di Laverone sull’out destro. Conferma per Falasco a sinistra. Tandem offensivo inedito: Bidaoui proverà a scardinare la solidità degli emiliani Ardemagni non sta passando un periodo positivo, ma in leggero vantaggio su Castaldo.
