E’ un Walter Taccone a tutto spiano quello che ha parlato ai media in mattinata. Dalla posizione di Ferullo, alla situazione economica dell’Avellino, al rapporto con De Vito e con la Curva Sud. Molti i temi trattati:
“Da qualche tempo stiamo trattando con Angelo Ferullo che ha voluto dare una mano all’Avellino comprando il 15% delle quote, aiutandoci fino alla fine del campionato”, le dichiarazioni del massimo dirigente avellinese che poi ha sottolineato come l’imprenditore laziale non sarà né amministratore unico né amministratore delegato del club per non creare problemi alla piazza dopo le accuse lanciate nelle scorso settimane. Un attacco ritenuto ingiustificato: “Sinceramente non capisco tutta questa preoccupazione nei confronti di Ferullo – ha confessato il numero uno degli irpini – è stato attaccato per la disavventura del Latina e sembra che sia il traghettatore del fallimento dell’Avellino ma tutto ciò è ridicolo. Economicamente Ferullo ha portato nelle nostre casse un milione di euro tra l’anno scorso e quest’anno. Questo sarà il suo ruolo e non certo quello di imporre programmi alla nostra società. Con un 15% in mano è impensabile”
I lupi sono tra le squadre con il monte ingaggi più alti dell’intera serie B: “L’Avellino – ha continuato Taccone – è la sesta squadra del campionato per gli ingaggi precisamente 7, 4 milioni. Ieri appena tornato da Lisbona ho avuto modo di parlare con la squadra e rassicurare i calciatori.
Non solo ingaggi, ma anche debiti dalla portata ridimensionata: “Sono debiti di gestioni che ammontano a 5-6 milioni e non è certamente la cifra riportata da Gubitosa (10 milioni, ndr). Ci sono società addirittura con 20 milioni di debiti, noi rateizziamo e riusciamo a pagarlo. Bisogna considerare l’Iva al 22% per ogni somma che incassiamo e noi siamo in regola con il pagamento di questa imposta che rateizziamo trimestralmente”.
Il patron ha parlato anche della situazione del diesse Enzo De Vito: “Fin quando sarò all’Avellino lui sarà il direttore sportivo. Se poi lo chiamano in Serie A è diverso, abbiamo un rapporto fraterno” E il mercato non subirà delle variazioni: “Non siamo dei morti di fame, a gennaio non succederà niente e l’obiettivo restano i play-off Abbiamo una rosa che vale 10 milioni, ho avuto anche offerte di 5 milioni per giocatori e se vendessi due azzererei il debito. Ma non lo faccio, perchè voglio arrivare ai play-off e sarà il mister a dire cosa gli serve”.
Sui rapporti con la Curva Sud: “Venissero a parlare con me, non con comunicati e striscioni. Li avevo invitati qui ma nessuno è venuto. Io dico una cosa e loro un’altra, non scappo sono nato qui e non vado da nessun’altra parte”
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