Rilevante novità nel mondo del ciclismo under 23 italiano, a partire dal prossimo 2019, due storiche società si fonderanno: la sannita Vejus e la pescarese Aran.
La Vejus di Donato Polvere in undici stagioni ha rappresentato un punto fermo nel Sud Italia, per il ciclismo che conta; nata con molta passione e con la giusta e “razionale follia” è entrata con umiltà, ma determinazione nel non semplice mondo dilettantistico. Non poche sono state le vittorie, le gioie e le considerevoli esperienze in Italia e in Europa vissute in questi anni. Sono stati fatti crescere molti atleti, qualcuno dei quali poi passato al professionismo, ed è stata data l’opportunità a molti giovani, anche di piccole ed amene realtà del Mezzogiorno, di poter essere protagonisti in un palcoscenico di rilevanza internazionale, e in ogni caso di momenti da ricordare nel tempo.
L’Aran di Umberto Di Giuseppe, nell’ambiente da tutti conosciuto come Umbertone, ha svolto per oltre quarant’anni una proficua e costante attività nel ciclismo dilettantistico, significando una fucina di corridori, anche, ma non solo, negli anni d’oro del ciclismo abruzzese. E’ senza ombra di dubbio il direttore sportivo con più esperienza che si possa incontrare.
La fusione di queste due realtà nasce naturalmente per motivi organizzativi e logistici, indotta, non avrebbe senso ipocritamente negarlo, anche da una generale e sistematica difficoltà del panorama under 23 italiano. Ovvero, purtroppo, ci sono sempre meno giovani atleti che si dedicano al ciclismo, sempre meno squadre e gare nel mondo giovanile, e ciò va sempre più consolidandosi, come dato strutturale, anche realtà tradizionalmente forti e fertili come la Toscana ed il Veneto. Detto ciò, la fusione ha, al contempo, una valenza sostanziale, una comunione d’intenti, unire non come somma algebrica, ma come crescita esponenziale, unire: storie, competenze, esperienze, metodologie e visioni.
La Vejus Aran, avrà la guida e responsabilità tecnica di Donato Polvere, il Sannio principalmente, con i suoi ottimi e funzionali percorsi, quale terreno d’allenamenti ed un organico, in corso di completamento, di circa quindici-venti elementi, provenienti da tutte le regioni del Centro Sud Italia.
Il capitano sarà Einer Rubio, che correrà l’intera stagione con la nostra compagine per consacrasi al professionismo nel 2020, gli obiettivi di quest’anno, da cerchiare, le grandi classiche nazionali, il Giro d’Italia Under 23 e il Giro della Valle d’Aosta. Accanto al colombiano si punterà, chiaramente, a far crescere alcuni giovani e promettenti atleti italiani, in quadro d’insieme di corridori di buon livello, a cui sarà riservato un ricco e qualificato programma di corse.
La presentazione della squadra avverrà nel prossimo mese di gennaio, per ora possiamo senz’altro affermare che l’entusiasmo della novità, di questa nuova avventura, sarà certamente presupposto e foriero di nuove conquiste e soddisfazioni.