Il duro KO con il Catania, chiude come peggio non poteva l’anno del Benevento. Al termine della gara in sala stampa solo il direttore tecnico, Marcello Carli. “Sono qui per metterci la faccia”, dice il dirigente, che poco dice sul futuro di Andreoletti, rimandando la risposta del quesito a data da destinarsi.
“E’ giusto che venga sul responsabile in questo momento – ha detto il direttore tecnico – Bisogna ora parlar poco e farsi un’esame di coscienza. E’ un momento difficile, sono qui per metterci la faccia. Siamo consapevoli del momento che stiamo attraversando, ma non mollo e la società non molla. La più grande delusione per me è da me stesso, andrò ad esaminare tutte le posizioni dei ragazzi. Se non puntassi il dito anche contro me stesso, sarei un falso. E’ qualcosa che dovrebbero fare tutti. Ho le idee chiare su quando si ripartirà, abbiamo cercato di essere inclusivi con tutti, poi dopo qualche mese ho la percezione di chi vuol sentirsi dentro o meno. Ma non è solo colpa di qualche giocatore, non è questo il momento. Se ora parlassi di altre cose, sarebbe un modo per trovare delle scuse, devo prendermi questo momento addosso, vivere la delusione dell’ambiente. Potrei parlare dell’anno scorso per giustificare ora, la realtà è che questa squadra ora ha avuto una non reazione. L’obiettivo deve essere quello di andare a testa alta ad affrontare il massimo del girone di ritorno”.
Sulla partita: “Delle partite sono incanalate dagli episodi, ma non sono qui a cercare alibi. Se vado a cercare altri motivi, non si trova la vera realtà delle cose. Abbiamo un momento di appannamento che è troppo lungo”.
Futuro di Andreoletti: “Cerco di essere sereno, ma non sono sereno. Sono uno sincero ed in questo momento ho mille sensazioni negative. In qualche modo bisogna svoltare, ma devo avere anche un approccio sereno con il pres. Siamo tutti sotto esame, stiamo valutando. Ovviamente mi aspettavo la domanda, stiamo riflettendo. Se sono qui le cose non vanno bene”.