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Benevento, Andreoletti: “Continuo con i due attaccanti, scelte fatte attorno a chi è orgoglioso di stare qui. A Babbo Natale chiedo…”

Benevento, Andreoletti: “Continuo con i due attaccanti, scelte fatte attorno a chi è orgoglioso di stare qui. A Babbo Natale chiedo…”

22 Dicembre 2023 | by Domenico Passaro
Benevento, Andreoletti: “Continuo con i due attaccanti, scelte fatte attorno a chi è orgoglioso di stare qui. A Babbo Natale chiedo…”
Benevento Calcio
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Ultimo passo al giro di boa, al “Vigorito” la posta in palio è alta per provare a chiudere con un risultato positivo il 2023. Le dichiarazioni di Matteo Andreoletti alla vigilia della partita contro il Catania: “Affrontiamo un avversario costruito per fare un campionato da vertice. – ha detto l’allenatore del Benevento – Il nuovo tecnico fa della determinazione la maggiore caratteristica, sono certo che usciranno nel girone di ritorno”.

Due squadre che segnano poco e problema offensivo dei giallorossi: “Il fatto che segniamo poco è una statistica importante, ma nelle prime due di queste il portiere è stato migliore in campo, mentre con il Latina abbiamo sbagliato a tu per tu con il portiere. Quando giocavamo una punta, mi chiedevate perché non giocare con due. Giocare con due attaccanti ci ha dato maggiori soluzioni, la squadra col 3-5-2 in questo momento ha un abito che si adatta bene”. 

Sulle possibili scelte: “Ho giocatori che stanno spingendo da luglio provando ad avere una chance. Il deficit oggi è sul braccetto di sinistra, ma abbiamo tante soluzioni. Un adattamento di esperienza come Benedetti, o magari lanciare un giovane. Chi gioca da quel lato dovrà affrontare Chiricò, è uno dei più grandi dubbi che avrò fino all’ultimo. In questo momento faccio fatica a rinunciare a Talia, credo che non sia mai calato il suo rendimento sotto la sufficienza. Ha avuto anche dei picchi, ma è un giovane ed è normale che ha dei momenti. Dare continuità per un ragazzo 2003 non è una passeggiata nel Benevento. Ha ricoperto due ruoli a Latina, se giocasse davanti la difesa dovrei fare delle scelte, è un altro dei dubbi che ho. Dire che mi dispiace andare a toccare qualcosa che funziona, può sembrare paradossale. Nelle ultime due partite abbiamo avuto qualità nel fraseggio, mi viene complicato toccare qualcosa, ma Pinato ha fatto bene. E’ una mezzala che si è trovata a tu per tu col portiere due volte, andare a toccare una cosa che sta funzionando come organizzazione lo vedo limitante per quello che sto facendo”.

Pastina al rientro? “Si sta allenando compatibilmente con la seduta. In questo momento privilegio i giocatori che possono essere convocati, se durante l’allenamento ho delle esigenze viene coinvolto. Non sarà della partita”.

Sui singoli: “Se parlo di Ciano professionista non posso lamentarmi. Quando giochiamo con due attaccanti è diverso. Lo vedo qualitativo e determinante se gioca davanti lavorato, il 3-4-2-1 era nato per valorizzarlo, poi abbiamo cambiato. Non sono un allenatore che cerca alibi, chiunque altro avrebbe pianto per le assenze magari. Simonetti stava determinando, può ricoprire più ruoli. Assenza importante, ma nelle difficoltà poi abbiamo riscoperto Masciangelo. Ho parlato con Karic, su di lui la lettura dipenda dalle aspettative. Se ci aspettiamo che sia una rifinitore, non fa parte delle sue caratteristiche e lui secondo me sta privilegiando quello. Se parametriamo la prestazione sul dinamismo e palloni recuperati, parliamo di un giocatore con un motore di categoria superiore. Karic è forte se fa il Karic, è determinante in questa categoria se sfrutta le sue caratteristiche. Anche se gioca trequartista, deve farlo con le sue caratteristiche. Per esempio alla Perrotta e non all Totti, perché alla Totti ci sono giocatori più bravi”. 

Pressione e futuro di Andreoletti: “Chi è esperto dice che la pressione fa parte di questo lavoro. Io sto lasciando tutto me stesso. Di solito a Babbo Natale si chiede quello che non si può avere facilmente. Siamo la squadra con piacere legni, chiederei a Babbo Natale magari di allargare leggermente le porte”.

Verso un primo bilancio della squadra e l’onda del gruppo che è con l’allenatore: “Mi viene facile dire che sento la squadra dalla mia. Mesi fa in un colloquio col pres ho fatto notare che siamo 32 e io potenzialmente ogni lunedì ho 16 giocatori incazzati con me. Il pres mi ha corretto giustamente, perché non ne avrei 16 contenti, perché anche i 5 entrati volevano essere titolari ed altri 5 meno per essere usciti. Quando hai una rosa così ampia, c’è chi può essere più o meno contento. Credo che in questo percorso si siano fatti dei passaggi, abbiamo cercato di coinvolgere quanti più calciatori possibili della vecchia rosa, con alcuni siamo riusciti, con altri meno. Nel frattempo sono arrivati nuovi calciatori e abbiamo cercato di metterli nel vecchio 4-3-3, poi abbiamo dovuto cambiare e adattare alcuni. In questo momento sarebbe folle cambiare dopo tutto il lavoro. L’obiettivo è mettere quanti più giocatori possibili nelle condizioni ideali, bisogna partire da chi ha dimostrato con i fatti di tenerci e di cercare di costruire una squadra attorno a chi davvero è orgoglioso di stare qui. Come migliorare questa squadra? Se si fanno valutazioni per una partita non sarebbe serio e ovviamente non è questo il caso. Per il futuro credo che questa squadra si possa rinforzare togliendo qualche elemento. Leggo che bisogna aggiungere un attaccante o un regista, qui c’è un nucleo che va premiato che vede qui un’opportunità. Poi conoscete meglio di me il pres, se ci sarà bisogno la proprietà non farà mancare nulla. Questa squadra può diventare più forte creando un nucleo più ristretto da cui partire”.

Sui confronti con Carli: “Parliamo tutti i giorni e di tutto, abbiamo un ottimo rapporto. Ho sempre sentito il massimo sostegno, so che posso confrontarmi con lui quando abbiamo un dubbio e nelle difficoltà siamo cresciuti insieme”.

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