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Benevento, Andreoletti: “Questa squadra era abituata a perdere, presto potremo dire i nostri obiettivi in campionato”

Benevento, Andreoletti: “Questa squadra era abituata a perdere, presto potremo dire i nostri obiettivi in campionato”

24 Settembre 2023 | by Domenico Passaro
Benevento, Andreoletti: “Questa squadra era abituata a perdere, presto potremo dire i nostri obiettivi in campionato”
Benevento Calcio
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Alla vigilia della trasferta di Picerno, dove il Benevento affronterà il Brindisi, ha parlato in conferenza stampa il tecnico, Matteo Andreoletti.

Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore giallorosso, in una settimana così intensa: “Giocare settimana per settimana può essere un vantaggio per lavorare con serenità, – ha detto – ma in questo momento non c’è miglior allenamento della partita. Qualche problemino ogni tanto capita, verificheremo le condizioni di Terranova. Spero e credo che non sia qualcosa di serio. In questo momento stiamo ragionando nell’ottica che le partite siano la parte più allenante e bisogna dare più minutaggio possibile. Pinato non è al 100%, per esempio, e se vogliamo recuperarlo farlo giocare è la strategia giusta. Ragioniamo in questo modo, cercare di dare più minutaggio possibile a chi potenzialmente sembra più indietro. Stiamo cercando di fare il tutto possibile per mettere determinati giocatori in campo, mi piacerebbe per esempio utilizzare nei minuti finali un giocatore come Ciciretti. Cercheremo di dare minutaggio a quanti più giocatori possibile. Alfieri è rientrato, ha qualità per giocare in più ruoli, può giocare davanti la difesa, siamo convinti nelle prossime partite che ci saranno occasioni. Difficilmente sono uno che si soddisfa, ho grande stima di questa squadra e vedendo come lavorano mi piacerebbe essere più avanti, abbiamo margini di crescita”. 

Sul sistema di gioco: “Da una parte c’è al volontà di mettere giocatori che in settimana lavorano con qualità, d’altra parte l’aspetto va abbinato al piano gara. Cerchiamo di fare meno errori possibili, possiamo permetterci di pensare più a noi stessi, l’avversario però è sempre di valore. Nella mia testa c’è sempre questa duplice valutazione. Non sono fissato con i numeri, spesso sta nell’interpretazione di un giocatore. Pensate a Tello contro il Taranto, era mezzala o trequartista? Conta in questo momento mettere i giocatori in forma e di qualità in campo”.

Su Agazzi: “E’ un giocatore per noi importante, ma chi lo sta sostituendo non lo sta facendo rimpiangere. Può ricoprire più ruoli in centrocampo a due o a tre. Si inserirà in poco tempo. E’ chiaro che è un passaggio importante stare con la squadra, sono convinto che sarà a disposizione, stare con i compagni e in ritiro sia un passaggio importante”. 

Su Karic e la posizione da quinto: “E’ un’arma, può ricoprire più ruoli”.

Su Berra: “Ha ampi margini. Mi aspetto crescita da giocatori che hanno qualità di impostazione, come Capellini e Pastina. A quel punto avremo difensori che riconoscono le giocate e la personalità di impostare. Berra ci sta provando e sono convinto che ha ampi margini”.

Su Improta: “Ha ricoperto ogni ruolo, sono di quei giocatori che fanno le fortune di ogni allenatore. Può fare benissimo il quinto e oggi abbiamo la certezza della difesa a tre e come esterno sono convinto che è un giocatore che può far benissimo. In un 3-5-2 lo vedo sia mezzala che esterno a tutta fascia”.

Porte chiuse a Picerno: “Sarà una partita diversa da quella fatta in casa. Il Brindisi è una squadra che fa un calcio propositivo e mi aspetto una partita diversa da quella di giovedì. Il Taranto è una squadra ben allenata, che non ha solo entusiasmo, ma anche qualità. Più si va avanti, più abbiamo bisogno di crescere come squadra”. 

Obiettivi e crescita: “Convincere la gente è l’obiettivo più importante di questa stagione. Abbiamo già parlato del numero di abbonati e presenze, sono convinto che possiamo fare ancora di più. Che la città si riconosca in una squadra è importante, poi sono qui e non mi nascondo. Allenare questa squadra da inizio luglio sarebbe stato diverso, non siamo considerati favoriti con tanti giocatori fuori. Questa non è la Play Station, abbiamo giocatori potenziali top player che messi nelle condizioni potranno darci una grande mano. Gli approcci gara sono importanti, è qualcosa in cui dobbiamo riconoscerci. Approcciare con umiltà e voglia, molti giocatori so che sono abituati ad altri palcoscenici, giocare in piccoli stadi o stadi a porte chiuse non potrebbe dare stimoli per alcuni, ma qui dobbiamo fare altro, giocare non solo di fioretto ma anche di spada. Se saremo bravi a trasformare questi aspetti, allora tra qualche settimana potremmo dire quali sono gli obiettivi di questo Benevento. Prematuro ad oggi, a fronte anche delle assenze che abbiamo”.

Fattore trasferta e ricerca del primo successo esterno: “Facciamo in modo di non arrivare a 292 giorni (sorride ndr) senza vittorie esterne. Arriviamo da una stagione dove si perdeva tanto, dobbiamo disconoscere la sconfitta. Non voglio che la mia squadra si abitui a perdere. In trasferta c’è il fattore campo, spesso ridotti e sintetici. Poi c’è il fattore pubblico ed è qualcosa che sposta gli equilibri, non ero abituato e devo dire che sto vedendo che fa la differenza. L’atteggiamento non credo cambi molto, credo sia già un blocco generale, questa squadra si era abituata a perdere ed uno dei miei compiti è cancellare questo”.

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