E’ un pareggio che serve a poco. Di cuore sì, ma ormai la retrocessione per il Benevento è ad un passo. Le dichiarazioni di Andrea Agostinelli al termine della gara col Parma: “Provo rammarico perché avremmo dovuto vincere, ma per come si era messa la partita è stato un miracolo. Purtroppo siamo costretti a vincere sempre e anche oggi non ci siamo riusciti. Reggina, Palermo e Parma hanno sofferto con noi, ma sarebbe servito qualche punto in più. Abbiamo sofferto il primo quarto d’ora, avevamo le gambe bloccate, poi abbiamo fatto bene una ventina di minuti ed il secondo tempo è stato con una grande prestazione. Dobbiamo rimandare ancora. So cosa vuol dire giocare con l’acqua alla gola, paradossalmente fuori casa ti senti un po’ più tranquillo, ovviamente non è un alibi. Giocando in queste condizioni devi saper gestire l’ansia. Il Parma nel primo quarto d’ora sembrava di categoria superiore, ma poi abbiamo reagito bene. Sono carico come una molla. Quando sono arrivato ho trovato una squadra scarica, i giocatori li capisci al volo. Ho cercato in tutti i modi di lavorare sulla testa ed essere trasparente. Quando ho detto che non posso aspettare nessuno, è così. Sono convinto che in questa rosa ci sono giocatori bravi che sono forti, ma in questo momento non ho tempo e non posso aspettare se sbagliano una partita. Come è successo a Simy ed il ragazzo lo ha capito. Non giocare con Farias in questo momento mi sembra un’eresia. Sono contento di aver rivisto anche un Pettinari un po’ più vivo”.
Speranze? “Non c’è da rassegnarsi. Quando rimedi queste partite è ovvio che un po’ di speranza ce l’hai, perché non sei morto. Dobbiamo vincere a Cittadella, poi vedremo che faranno le altre”.
Gli esclusi e il portiere: “Il portiere bisogna giudicarlo come ogni altro giocatore. Manfredini sta facendo bene, ciò non toglie nulla a Paleari che lo scorso anno è stato il migliore. Mi fa piacere anche che Paleari sia allegro. Leverbe ha avuto un problema muscolare e abbiamo bisogno di recuperarlo vista la squalifica di Glik”.
Reiniziare da Benevento? “Non voglio parlare ora, è il mio primo pensiero. Ma ora più che al futuro ci credo e penso al Cittadella”.
