La Strega sprofonda nell’inferno, prova a gettar acqua sulle fiamme, ma alla fine sono gli ex a riaccenderle. Una sconfitta che rischia di essere la mazzata finale, firmata da due grandi ex: Coda e Puscas. Benevento che dovrebbe attaccare nel primo tempo verso la Curva vuota al centro, per lo sciopero del tifo organizzato dei primi 45 minuti, ieri annunciato dalla Sud in un comunicato allegato agli striscioni apposti in città. Cannavaro cambia di nuovo e passa alla difesa a tre con soli due mediani, ne consegue che dir spaesata per la sua squadra è quasi riduttivo. Bastano poco più di dieci minuti al Genoa per sbloccarla con il più classico dei gol dell’ex Massimo Coda. L’attaccante di Cava, tanto corteggiato in queste settimane, è il protagonista indiscusso dei primi 45 minuti, fa correre più di un brivido ai suoi ex tifosi, mentre molti di loro sperano di poterlo riveder vestire i colori giallorossi. La squadra di Giardino colleziona almeno tre palle gol, colpisce un palo e pecca nel non chiudere il primo tempo con uno scarto che sarebbe potuto essere ben più ampio. Nella ripresa, così, quasi dal nulla prova a reagire il Benevento che trova pure il pareggio con Andres Tello al 58esimo. E’ un gol che ridà fiducia ai giallorossi che col passare dei minuti sembrano avere in controllo la partita. Tutto ciò, fino al pieno recupero, perché all’ultimo attacco utile è ancora un ex a far male, stavolta proprio sotto la curva dei suoi ex tifosi: George Puscas. L’attaccante subentrato all’altro ex nella ripresa è stavolta decisivo con un gol che consegna i tre punti al Genoa e che spedisce all’inferno il Benevento.
I TEMPO – Sotto la Curva sguarnita il Benevento prova ad attaccare nelle prime battute, ma è al Genoa che bastano poco più di dieci minuti per sbloccarla. Azione di ripartenza direttamente da Martinez, palla a destra e poi Gudmusson imbuca alla grande per il taglio di Coda che incrocia, manda il tilt i centrali e incrocia per l’1-0. Riparte da titolare l’ex tanto desiderato, pochi minuti ed è già protagonista. Benevento in bambola, Coda è ancora pericoloso al ventesimo, palla di un soffio al lato. Pochi minuti e il Genoa si ripresenta in avanti, stavolta con il colpo di tacco di Aramu per per centimetri non trova un gran gol. Si gioca ad una porta sola, alla mezz’ora il Genoa è ancora vicinissimo al raddoppio con Gudmsson che calcia a botta sicura sull’assist di Coda, solo il palo tiene il Benevento ancora a galla. Primo tempo che si chiude ancora con l’iniziativa di Coda che finta col sinistra, rientra sul destro e va a giro, pallone ancora di pochissimo al lato. Genoa che chiude in vantaggio il primo tempo sull’1-0, scarto minimo che sarebbe potuto essere ben più ampio.
II TEMPO – Nella ripresa il registro cambia poco, prima occasione ancora di marca rossoblu dopo appena 8 minuti con il cross dalla sinistra di Criscito per la strana girata di testa di Coda che così non inquadra. Sembra un monologo, poi al 58esimo, quasi dal nulla, alla prima azione pericolosa i padroni di casa riescono a pareggiare. Sgasata a sinistra di Improta che mette dentro cercando il colpo di testa di Simy, Dragusin rinvia corto, proprio su Tello che è al limite. Controllo e gran destro del colombiano che spacca la porta e fa 1-1. Il gol dà un po’ di fiducia al Benevento che prova così a prendere il controllo della gara, si abbassa il Genoa. I rossoblu però a cinque dal termine si rendono nuovamente pericolosi con l’iniziativa di Puscas che punta Viviani e confeziona dentro per il colpo di testa di Frendrup che manda di poco alto da buona posizione. Risponde subito il Benevento con il gran filtrante di Acampora per Tello che mette dentro, sul rimpallo ci prova in rovesciata La Gumina che trova però solo l’esterno della rete. La squadra di Cannavaro sembra avere in mano il match, almeno per il pareggio, ma nel finale la doccia è gelata. Ancora un ex, stavolta George Puscas che all’ultima azione utile salta più in alto di Veseli ed insacca alle spalle di Paleari il gol che vale i tre punti e che tramortisce il “Vigorito”.
Benevento (3-4-2-1): Pastina, Capellini, Veseli; Improta, Karic (46′ Tello), Schiattarella (68′ Viviani), El Kaouakibi; Acampora, Ciano (46′ Simy); Forte (78′ La Gumina). A disposizione: Manfredini, Kubica, Farias, Thiam, Basit, Perlingieri, Koutsoupias, Veltri. Allenatore: Cannavaro
Genoa (4-3-2-1): Martinez; Criscito, Dragusin, Vogliacco (78′ Matturro), Sabelli; Ilsanker, Badelj (64′ Strootman), Frendrup; Gudmundsoon (64′ Sturaro), Aramu (78′ Yalcin); Coda (70′ Puscas). A disposizione: Semper, Czyborra, Jagiello, Lipani, Hefti, Boci, Galdames. Allenatore: Giardino.
Arbitro: Serra di Torino
Marcatori: 12′ Coda, 58′ Tello, 90’+4 Puscas
Ammoniti: 1′ Ilsanker (G), 14′ Forte (B), 47′ Tello (B), 50′ Sabelli (G), 55′ Improta (B), 72′ Sturaro (G)