Il Benevento esce indenne dal Granillo e conquista in doppia rimonta un punto con la Reggina che dà continuità. Un pareggio guadagnato per la Strega per come si era messa la partita eppure, ciò nonostante, qualche rammarico resta. Cannavaro riparte dalla formazione che aveva battuto la Spal, al netto dell’assenza di Glik per il rientro da squalifica di Pastina. Ancora una volta i giallorossi si ritrovano in salita, minuto 20, clamorosa ingenuità proprio di Pastina che con un movimento del tutto scoordinato impatta la sfera con il braccio e Zufferli indica il dischetto. Dagli undici metri trasforma Hernani, dopo un approccio partita abbastanza equilibrato. Gli ospiti si ritrovano sotto, stenta ad arrivare la reazione, mentre dietro i meccanismi non funzionano per i giallorossi. Al 36esimo la prima azione costruita degli amaranto, Pastina ancora non perfetto, come tutta le retroguardia che si lascia trapassare con troppa semplicità. Azione Hernani, Menez, batti e ribatti col tentativo di spazzar via, ma la sfera finisce sui piedi di Canotto che, spalle alla porta, insacca con il tacco da un metro. E’ il raddoppio per la Reggina, sembra la fine per il Benevento. Cannavaro così rivoluziona la formazione negli spogliatoi, triplice cambio e passaggio ad un iperoffensivo 4-2-4. La Reggina si rintana, il Benevento alza il baricentro e riesce a svoltare. All’ora di gioco sugli sviluppi di calcio d’angolo è Riccardo Improta ad accorciare le distanze, mentre a completare la rimonta è Acampora all’82esimo con un sinistro da fuori area, sempre sugli sviluppi di una palla inattiva. Gol che scatena le proteste dei padroni di casa per la posizione di Capellini, rovinato a terra prima di trovarsi quindi in fuorigioco sul tiro, ma la posizione del difensore viene ritenuta ininfluente per l’economia dell’azione. Zufferli nel finale perde completamente il polso di una partita che termina nel nervosismo generale con falli reiterati, un calcio di rigore prima assegnato e poi annullato alla Reggina e tante decisioni che non hanno convinto. Finisce così 2-2 una gara anche di tensione e nervi che permette alla Reggina di mantenere il secondo posto e al Benevento di dare continuità alla serie utile. Giallorossi due facce, un secondo tempo da cui ripartire per cercare ora di tornare a fare punti che contano anche, e soprattutto, in casa.
Reggina – Benevento 2-2
Reggina (4-3-3): Ravaglia; Di Chiara (62′ Cionek), Gagliolo, Camporese, Pierozzi; Fabbian (85 Liotti), Majer, Hernani; Cicerelli (61′ Rivas), Menez (72′ Gori), Canotto (72′ Giraudo). A disposizione: Aglietti, Colombi, Loiacono, Crisetig, Bouah, Santander, Ricci. Allenatore: Inzaghi
Benevento (3-5-2): Paleari; Pastina (46’El Kaouakibi), Capellini, Leverbe; Foulon (46′ Forte), Karic (75′ Acampora), Schiattarella (46′ Viviani), Improta, Letizia; Farias (89′ Kubica), La Gumina. A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Masciangelo, Thiam Pape, Simy, Basit, Koutsoupias. Allenatore: Cannavaro
Arbitro: sig. Zufferli di Udine.
Marcatori: 21′ Hernani (rig), 36′ Canotto, 59” Improta, 72′ Acampora