A poco più di 48 ore da Como-Benevento, ha parlato in conferenza il tecnico giallorosso Fabio Cannavaro, poco prima della partenza per raggiungere proprio la sede lombarda del ritiro pre gara.
“Sarà una gara di nervi. – ha detto l’allenatore – Dobbiamo pensare ed essere svegli per risolvere il problema. Dobbiamo essere consapevoli di dover fare punti, ma non per arrivare ai play off. Il risultato è fondamentale perché ti permette di lavorare bene in settimana. Sull’impegno garantisco io”.
E’ stata una settimana difficile per Cannavaro ed il Benevento. Eppure, il tecnico rispetto alle tante considerazioni arrivate, prova subito a replicare: “Se si vuole al Benevento, non si deve venire allo stadio per fischiare o contestare, la situazione non è facile. Non è la prima volta che alleno. Qualcuno mi dice che allenare in Cina è diverso, ma non è così, il calcio e le situazioni di spogliatoio sono uguali in tutto il mondo. Qualcuno mi può dire che non conosco la Serie B, ma non è così, guardo tre o quattro partite e conosco gli avversari e i giocatori. Se mettiamo messaggi negativi, fa male solo al Benevento”.
Cannavaro ammette: “E’ stata una settimana difficile. Vedere i calciatori tristi è stato difficile, poi c’è chi pensa che i giocatori siano superficiali, ma non è così. Tutti sono persone intelligenti e sanno cosa ci è scappato di mano”.
Sarà ancora un Benevento in emergenza, Cannavaro fa il punto sulla situazione di assenti e disponibili: “Di calciatori a rischio ce ne sono anche altri rispetto agli infortunati, è una situazione difficile. Schiattarella non ha i 90 minuti, né con un centrocampo a due che a tre. Viviani è complicato, quando torna a forzare risente dolore, dunque non è disponibile. E’ normale che abbiamo cambiato modo di lavorare, ma alcuni infortuni sono dovuti a situazioni pregresse. In avanti ho in più Forte e Simy è tornato ieri ad allenarsi, anche se naturalmente non è al meglio. In avanti però ho certamente qualche soluzione in più”.
Sull’avversario: “Loro giocano con un play, se giochi con tre punte in linea fai fatica a prenderlo. In queste situazioni è meglio giocare con un trequartista e due punte, valutiamo diverse ipotesi”.
Sulle palle inattive: “Le palle inattive sono state un problema e ci abbiamo lavorato. I giocatori devono andare in campo sereni perché la colpa è mia. Dobbiamo essere consapevoli di dover fare punti, ma non per arrivare ai play off”.
