Inizia con un pareggio l’avventura di Fabio Cannavaro sulla panchina del Benevento, un punto raccolto alla prima da tecnico in Italia. Benevento e Ascoli si dividono la posta in palio in una gara che era fondamentale per entrambe, reduci allo stesso modo da due KO di fila. I giallorossi alla prima panchina del Campione del Mondo 2006, i bianconeri per salvare quella dell’ex Bucchi. Eppure il primo tempo dei sanniti è dal film horror, la peggiore versione del Benevento di avvio di campionato. Gara subito in salita per i padroni di casa, già sotto al sesto minuti per il gol di Botteghin, che ruba a tutti il tempo sul calcio di punizione dalla trequarti che trova scoperta la difesa. A rendere ancora più complicata la giornata l’infortunio di Veseli che obbliga Cannavaro alla prima sostituzione. Pacchetto arretrato che sbanda più volte, ma l’Ascoli manca nella precisione del colpo decisivo, chiudendo con un solo gol di distacco la frazione. Nella ripresa l’allenatore dei padroni di casa cambia volto alla squadra, dentro le forze offensive, in particolare l’estro di Farias che ci mette appena tre minuti a metterci la firma sulla prima vera azione pericolosa giallorossa. Il gol sembra sbloccare la Strega che ci prova in qualche altra occasione, lo stesso Ascoli prova ad affacciarsi avanti, ma è proprio sul finale che Improta ha la palla dei tre punti, infranti solo dalla traversa che salva Guarna. Alla fine, Benevento ed Ascoli si dividono la posta in palio, regalo a metà per il presidente Vigorito nel giorno del suo compleanno. Giornata resa ancora più difficile dagli infortuni dei due nazionali Veseli e Glik, due assenze che potrebbero pesare anche nelle prossime giornate. Il Benevento di Cannavaro prova a ripartire da un punto, ma con tanti spunti su cui riflettere e continuare a lavorare.
I TEMPO – Avvio subito in salita per i padroni di casa che vanno sotto alla prima occasione dell’Ascoli. Punizione dalla trequarti di Falasco che disegna in area per l’incornata di Botteghin che ruba a tutti il tempo ed infila Paleari. Il Benevento sembra accusare il colpo e sbanda soprattutto dietro. Al 13esimo il retropassaggio di Leverbe rischia di costar caro con l’uscita di Paleari che sbarra la strada a Gondo, che poi si rialza e ci prova di testa, se la cava in qualche modo la retroguardia. I giallorossi non riescono ad uscire fuori, l’Ascoli tiene alti i ritmi e si ripropone in area al minuto 28 con l’iniziativa di Collocolo che serve dal lato corto Dionisi all’ingresso che, però, mastica troppo la sfera con il destro e non trova la giusta mira per lo specchio. Ancora break Ascoli un minuto più tardi con Caligara che recupera palla sulla trequarti e va ad armare il sinistro che spedisce il pallone di pochissimo al lato dell’incrocio dei pali. E’ un assolo bianconero, ci prova anche Quaranta, risponde Paleari. Sul corrispettivo sviluppo di azione il cross di Falasco per Collocolo che la piazza dal cuore dell’area e non trova la porta per centimetri. La squadra di Bucchi sfiora ancora il raddoppio, Benevento disorientato ed incapace di reagire. Primo tempo a senso unico, l’Ascoli chiude la frazione sopra anche se con un distacco minimo rispetto a quanto prodotto.
II TEMPO – Cannavaro cambia volto alla squadra nella ripresa e, dopo il cambio forzato di Veseli, inizia la ripresa con un triplo cambio. Assetto ridisegnato con un 3-4-2-1 a trazione anteriore. Le mosse del tecnico pagano subito e dopo appena tre minuti il Benevento acciuffano il pareggio. Letizia dalla sinistra mette dentro per il colpo di testa di Simy, gran risposta di Guarna dalle parti però di Ciano che di testa serve un pallone a Farias che l’attaccante brasiliano deve solo spingere in porta. Il Benevento sembra sbloccarsi ed accelera, la giornata però non è delle più semplici e dopo il cambio forzato nel primo tempo, Cannavaro è costretto a rinunciare all’ora di gioco all’altro nazionale di difesa, ovvero Kamil Glik. Il difensore polacco interviene e nell’allungo sente tirare l’adduttore, per il tecnico non resta che optare per l’ultimo cambio con l’ultimo difensore a disposizione, ovvero Pastina. Non è l’Ascoli del primo tempo, ma ad un quarto d’ora dal termine è Eramo a scoccare la conclusione secca dai 25 metri, si distende bene Paleari per rifugiarsi in corner. La risposta giallorossa arriva qualche minuto più tardi dalla rimessa difensiva del corner del Benevento, ci prova al volo Letizia col mancino, conclusione sporca che però non tradisce Guarna. Alla fine col passare dei minuti, non converrebbe rischiare a nessuna delle due per quanto l’Ascoli provi qualche sortita con Mendes che fa correre un brivido ai giallorossi, ma è sontuosa la paratona di Paleari cancellata dalla bandierina per la posizione irregolare (forse) dell’attaccante. Quasi all’improvviso squilla anche il Benevento, dalla destra il cross di Ciano, Botteghin controlla male e da lì è Improta che scarica il destro che spedisce il pallone sulla traversa. Un ultimo assalto che non porta al gol, termina 1-1 al “Vigorito”.
Benevento (3-4-2-1): Paleari; Veseli (24′ Capellini), Glik (60′ Pastina), Leverbe; Foulon (46′ Schiattarella), Acampora, Karic (46′ Farias), Letizia; Improta, Ciano, Forte (46′ Simy). A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Masciangelo, Tello, Thiam Pape, Vokic, Koutsoupias. Allenatore: Cannavaro
Ascoli (3-5-2): Guarna; Bellusci, Botteghin, Quaranta; Falasco, Caligara (81′ Ciciretti), Buchel, Collocolo (70′ Eramo), Falzerano (81′ Salvi); Gondo (46′ Mendes), Dionisi (61′ Badaoui). A disposizione: Bolletta, Baumann, Simic, Lungoyi, Donati, Giordano, Giovane. Allenatore: Bucchi
Arbitro: sig. Fabbri di Ravenna
Marcatori: 6′ Botteghin, 48′ Farias
Ammoniti: 20′ Gondo (A), 50′ Caligara (A), 69′ Acampora (B), 83′ Bellusci (A), 83′ Botteghin (A), 83′ Buchel (A), 93′ Farias (B)