La conferma di Fabio Caserta forse solo qualche settimana fa avrebbe spiazzato un po’ tutti, ma il Benevento ha scelto la continuità della guida tecnica come fattore aggiuntivo per il prossimo campionato. Una fiducia che forse è passata anche un po’ in sordina, nelle settimane dove i titoli di giornali erano tutti dedicati alle dimissioni annunciate (e poi rientrate) di Vigorito.
Sulla rinnovata fiducia, ha detto il tecnico: “Al di là dei contratti deve esserci la voglia da parte di tutti di ripartire. E’ importante avere la consapevolezza di aver fatto un campionato importante, avremmo certamente potuto fare qualcosa di più, ma è da quello che bisogna ripartire. L’allenatore è sempre quello messo in discussione e lo so, cerco con il lavoro di migliorare giorno dopo giorno insieme ai ragazzi. Non è stato un anno facile, ma da quello bisogna ripartire con la consapevolezza di fare sempre meglio. Abbiamo un confronto quotidiano ma io faccio l’allenatore e ho rispetto dei ruoli. Ho lavorato benissimo con il direttore perché sa che tipo di giocatori mi piacciono, poi è compito suo individuare i calciatori giusti. C’è tanto da migliorare, quando finisce un campionato fai delle analisi. Ho commesso sicuramente degli errori, ma credo un po’ tutti, bisogna ripartire da lì. Ho iniziato da poco questo mestiere e credo sia normale. Continuo a dire che rifarei tutte le scelte che ho fatto, perché sono state scelte fatte sul momento e che ritenevo le più giuste. Subito dopo la partita con il Pisa, Vigorito è stato il primo a parlare di futuro. Continuare un progetto per me è motivo di orgoglio, il pres non si sente vincolato dai contratti. Se ha deciso di continuare è stato evidentemente soddisfatto del lavoro, c’è voglia di continuare insieme”.
Come migliorare questa squadra: “Partiamo da una base importante. Partiamo da un ambiente positivo, spetterà alla società fare gli innesti giusti e valutare tutte le ipotesi di mercato. Ora sta nel lavoro del direttore individuare elementi importanti che possano andar bene per il nostro progetto”.
Sulle idee tattiche: “I sistemi di gioco li fanno i calciatori. Ripartiamo dalle certezze avute per tutto il campionato. Sarà un campionato difficile, cercheremo di fare il massimo ed arrivare il più in alto possibile, sapendo che quest’anno sarà più difficile in quella che si preannuncia una sorta di A2”.
La gestione della rosa: “Non credo che le rotazioni siano stati il problema dello scorso campionato. L’identità la trovi con gli interpreti del sistema di gioco, quando la squadra va bene non vedo il motivo per cambiare”.
Sul pubblico: “Noi lotteremo per arrivare il più in alto possibile. Chiederò ai ragazzi di lottare partita dopo partita, ma c’è una bella differenza tra giocare davanti a duemila o diecimila persone. Con il pubblico dalla tua parte dai sempre qualcosa in più”.
Caserta a Benevento: “Mi hanno detto anche che sorrido poco. C’è voglia di iniziare un anno con i presupposti di fare bene. I contratti contano fino ad un certo punto, se c’è stima io sto bene. Lavoro con persone serie che fanno di tutto per dare il massimo. Frequento Benevento più di quanto potete pensare, abito fuori con la famiglia, non credo che dormire con i propri figli sia un reato. Poi sono qui per lavoro e resto per tre giorni a settimana”.
