Venerdì 1 aprile la Sezione Arbitri di Benevento sarà intitolata al Presidente Francesco Castracane. Gli arbitri sanniti hanno infatti deciso, dopo un lungo percorso, di omaggiare l’amico Checco, dando per la prima volta un titolo alla sezione beneventana. Francesco ha da sempre rappresentato una figura protagonista e un perno fermo per la Sezione di Benevento. Di professione avvocato, da sempre distintosi per serietà, trasparenza e professionalità, ha condotto per ben sette anni la Sezione sannita, garantendo a quest’ultima continui successi a livello regionale e nazionale.
Era un padre per i giovani fischietti, una persona con cui confidarsi, una persona sempre pronta ad ascoltare; d’altra parte, era un grande formatore, poco avvezzo alle chiacchiere e molto spesso concreto nei consigli. Con il suo carisma ha dato vita ad infinite attività associative utili a nutrire sempre più quel legame che ciascuno degli associati aveva con la Sezione.
La cerimonia avrà inizio alle 17:00 presso la Cattedrale di Benevento con una Santa Messa in suo ricordo, presieduta dall’Arcivescovo di Benevento S.E. Monsignor Felice Accrocca. L’evento si sposterà poi presso il Salone Leone XII, preso il Palazzo Arcivescovile per proseguire con il ricordo di Francesco, alla presenza delle autorità civili, esponenti federali oltre che di una rappresentanza di tutte le Sezioni campane.
All’evento, moderato dall’arbitro Luca Cavalli, interverranno gli amici di Francesco che hanno avuto modo di conoscerlo e collaborare con lui in diverse occasioni: Mariella Perifano, Pierdomenico De Caterina, Daniele Mazzulla e Marco Gabriele. La manifestazione sarà conclusa dai saluti del Presidente dell’AIA Alfredo Trentalange che per la prima volta sarà a Benevento.
“Checco per noi ha rappresentato ben più di un Presidente – ripete il Presidente Mazzulla -. Aspettavamo da tanto questo momento. Non abbiamo voluto organizzarlo senza poter dare la possibilità a tutti gli amici di Francesco di partecipare. Oggi possiamo farlo e sono certo che lui ne sarà orgoglioso”.