Per il Benevento è finitA, o quasi. Il Cagliari vince al “Vigorito” lo scontro salvezza, massimizza il risultato per quanto prodotto con la collaborazione dell’ennesima falla del VAR. L’inizio di match è del solito Benevento, giusto un giro di lancette che la squadra di Inzaghi si ritrova già sotto. 10 minuti di Cagliari, poi esce fuori uno di quei Benevento che da tempo non si vedeva. Al quarto d’ora il pareggio lo firma il migliore dei suoi, Gianluca Lapadula, e poi solo un SuperCragno nega la valorizzazione della crescita giallorossa. 3 interventi decisivi dell’ex portierone che mise i guantoni nella prima storica promozione. Interventi che permettono ai suoi di entrare negli spogliatoi ancora sul risultato di parità. Nella ripresa Semplici prova a ridisegnare qualcosa, il gioco è del Benevento e sembrerebbe anche essere sul punto di potercela fare, ma ancor una volta al primo giropalla concesso passa il Cagliari. L’invito di Nandez per la testa di Pavoletti è cosa semplice per uno come lui. Inzaghi perde la bussola, tutti i cambi non fatti prima li adopera alla disperata con tre punte dentro. Va in forcing la Strega, Viola accende la luce dei suoi agganciato in area da Asamoah. Non ci sono dubbi sul calcio di rigore, inteso come tale anche da Doveri. Il direttore di gara giudica falloso il contatto, ciò nonostante viene richiamato dal VAR Mazzoleni e clamorosamente annulla la decisione presa solo pochi secondi prima. Una decisione fuori da ogni logica per un contatto netto al vertice d’area. E’ la batosta finale, in pieno recupero il gol di Joao Pedro aggiornerà solo il tabellino di una partita che consegna una buona fetta di salvezza al Cagliari e condanna il Benevento. Destino appeso ad un filo sottilissimo, ormai quasi sentenza.
I TEMPO – Una gara carica di aspettative, ma al primo affondo è il Cagliari a passare. Angolo per i rossoblu, tutti i giallorossi sono in area ma è da fuori che il Cagliari va in gol con il mancino di Lykogiannis che la piazza nel sette. Allo scoccare del minuto di gioco il Cagliari è già in vantaggio, partenza subito in salita per la squadra di Inzaghi. Ancora una volta. Il Benevento al decimo prova a scuotersi, percussione sulla destra di Hetemaj che riesce a soffiar il tempo per andare al cross, nessuno in area a deviare, ma da fuori arma il sinistro Barba, blocca Cragno. L’atteggiamento della squadra sannita è quello giusto e al 18esimo la partita torna sui binari del pareggio. Carpari intercetta palla sulla trequarti su un’errata impostazione di Ceppitelli, palla dentro per Lapadula che scava Cragno e sigla un gol importantissimo. L’inerzia della partita è cambiata, Carboni è in difficoltà su Lapadula, bravissimo ancora su un rilancio a eludere la marcatura e gran apertura per l’inserimento di Caprari che va sul primo palo, copre Cragno che va in corner. Al 37esimo è super il portiere rossoblu, di puro istinto la respinta sulla girata di testa di Schiattarella. Benevento ad un passo dal vantaggio. L’ex portierone giallorosso è ancora superlativo proprio allo scadere di frazione: il cross di Depaoli arriva sulla testa di Caprari per lo stacco, la risposta di Cragno salva ancora il Cagliari. Un gol dopo appena un minuto, dieci minuti di Cagliari poi la reazione dei padroni di casa e la squadra di Semplici che rinuncia a giocare. Termina sull’1-1 il primo tempo con un SuperCragno.
II TEMPO – Semplici nella ripresa passa a 4 dietro con l’inserimenti di Zappa per un Carboni in difficoltà. Dopo otto minuti è la squadra di Semplici a provare l’affondo a destra con il cross per lo stacco di Pavoletti, pallone alto sopra la traversa. Ci prova ancora il Benevento con una palla deviata dentro per Lapadula che prova a controllare e calciare, Cragno la fa sua. Sembra la partita del Benevento, ma allo scoccare dell’ora di gioco si spegne la difesa sannita, giropalla a trequarti come il Cagliari vuole, il Benevento è schierato male e il cross di Nandez diventa un assist troppo invitante per la testa di Pavoletti che riporta il Cagliari in vantaggio. Inzaghi mette dentro tutto quello che può dalla panchina con tre punte pure di peso. Sembra ormai spento il Benevento, la luce potrebbe arrivare da Viola, passaggio di ritorno di Letizia per il 10 che dentro l’area viene agganciato da Asamoah. Non ci sono dubbi, è calcio di rigore. Passano i minuti, Doveri è richiamato al Var e clamorosamente torna sulla propria decisione, decisione incredibile. E’ evidente il contatto all’ingresso dell’area, decisione fuori da ogni logica. Una dura batosta anche questa da digerire e il gol nel finale di Joao Pedro aggiorna solo il tabellino di una gara troppo importante per essere diretta da una direzione arbitrale che lascia molta molta amarezza.
Benevento (4-3-2-1): Montipò; Barba, Caldirola, Glik, Depaoli (72′ Letizia); Ionita (72′ Improta), Schiattarella (66′ Viola), Hetemaj; Caprari (76′ Di Serio), Insigne (66′ Gaich); Lapadula. A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Tello, Tuia, Dabo, Sanogo, Pastina. Allenatore: Inzaghi
Cagliari (3-5-1-1): Cragno; Carboni (46′ Zappa), Godin, Ceppitelli; Lykogiannis (77′ Asamoah), Nainggolan, Deiola (89′ Duncan), Marin (89′ Rugani), Nandez; Joao Pedro; Pavoletti (90’+4 Cerri). A disposizione: Aresti, Vicario, Tripaldelli, Simeone, Klavan, Calabresi, Cerri, Walukiewicz. Allenatore: Semplici
Arbitro: Sig. Doveri di Roma1
Marcatori: 2′ Lykogiannis, 16′ Lapadula, 64′ Pavoletti, 90’+3 Joao
Ammoniti: 9′ Schiattarella (B), 13′ Pavoletti (C), 58′ Deiola (C)