Gli spalti, vuoti ovviamente, ma a riempire la Curva Sud vi è il tributo dedicato a Carmelo Imbriani, a pochi giorni da quello che sarebbe stato il suo 45esimo compleanno, a poco più di una settimana dall’anniversario della sua dolorosa prematura scomparsa. Su quelle gradinate sembrerebbe non esserci nessuno, ma quel pensiero e quella memoria riempiono la cornice ed accompagnano la gara, i pensieri dei tifosi che fuori, dalle loro case, stanno sostenendo con le emozioni la squadra giallorossa.
Certo, dentro il campo lo spettacolo non è proprio quello che ci si aspetta. La Samp prende le misure agli avversari e dopo un avvio un po’ timoroso, guadagna metri e prendono il controllo della gara. Il primo tempo si accende solo allo scadere, quando nell’ultimo minuto arrivano più conclusioni che in tutto l’arco di frazione. E’ nella riresa che le squadre aprano lo spettacolo, il Benevento passa con il gol dell’ex Caprari che beffa sul suo palo Audero. L’estremo difensore della Samp saprà poi riscattarsi dal clamoroso errore, lascia i suoi in partita e dalla panchina Ranieri corregge il tiro con i suoi cambi, anche coraggiosi quando richiama dal campo Candreva per Damsgaard, che sarà poi decisivo. Non se le gioca poi così bene Inzaghi, che opta ancora per la difesa a tre nel tentativo di blindare il risultato, ma la sua squadra rincula e paga su una palla inattiva. Sugli sviluppi si accende proprio il danese che penetra per Keita che fa 1-1. Ancora un pareggio beffardo per la Strega, incapace di gestire un risultato di vantaggio come accaduto con il Torino, nonostante le occasioni create. Altri due punti bruciati dalla formazione guidata da Inzaghi che chiude addirittura in sofferenza. La squadra sannita sembra non riuscire ad uscire dal momento di opacità, lontana ancora dalla squadra vista da Firenze in poi. Inzaghi pian piano sta ritrovando qualche vecchio acciaccato, ma ancora non può contare sulle pedine fondamentali al 100%, specie quello Iago Falque ancora lasciato fuori, nonostante le parole dette. Sul galiziano il mistero si infittisce sempre più, ma è dietro soprattutto che il Benevento sembra aver perso certezze e compattezza dietro, mentre avanti il rammarico aumenta per qualche occasione sciupata di troppo. Un punto che comunque fa classifica, dietro però adesso le inseguitrici avranno l’occasione di accorciare.
I TEMPO – L’approccio è subito aggressivo da parte dei padroni di casa, alti con pressing e livello di intensità. I giallorossi soprattutto dalla fascia destra provano a sfornare qualche cross, ma la Samp si difende bene. Col passare dei minuti i blucerchiati riescono a prendere le misure agli avversari e dopo la mezzora riescono a gestire. Al 22esimo la Samp va ad un passo dal gol, sull’errore di Tuia va Balde alla conclusione, Montipò para poi pronto al tapin Torregrossa, ma la posizione dell’attaccante è irregolare. Al Benevento non resta che provare con qualche lungo rilancio che scavalca il centrocampo, ma Lapadula è lasciato solo a combattere. Ad un passo dalla chiusura di frazione, determinante Montipò sulla conclusione dal limite ancora di Balde, destro ben indirizzato, ottima la risposta del portiere giallorosso. Risponde in contropiede Caprari con un’azione molto simile, il destro è deviato in corner ad Audero battuto. La partita si accende solo nel finale di tempo, il risultato resta sullo 0-0.
II TEMPO – In avvio di ripresa subito un’occasione per il Benevento, Lapadula lavora palla e serve al centro Caprari che prova a piazzarla, ma clamorosamente senza inquadrare la porta. E’ solo ol preludio al gol che arriva al decimo. Improta penetra in area, serve Caprari che praticamente dal fondo trova con il mancino una traiettoria insperata tra palo e portiere. Errore di Audero che si lascia infilare sul suo palo, il Benevento passa con il gol del’ex. Il gol apre finalmente la gara, al 60esimo Lapadula va vicino al raddoppio con il suo sinistro, stavolta Audero salva con il piede. Dopo pochi minuti, Benevento ancora pericoloso sull’asse Improta-Lapadula, ancora sinistro ad incrociare, ancora Audero a proteggere la porta e tenere i suoi in partita. La Samp è in affanno, Viola vince un rimpallo in mezzo al campo e va verso la porta per servire ancora un gran pallone per Lapadula che stavolta va con il destro, Audero in uscita salva ancora. Inzaghi vuole blindare il risultato e chiude nell’ultimo quarto d’ora con la difesa a tre. Non è poi una scelta che paga, la Samp schiaccia e a dieci dal termine sugli sviluppi di un corner trova il pareggio. Damssgaard accelera e serve dentro Keita che anticipa tutti e infila. Ancora un clamoroso errore di disattenzione per la retroguardia giallorossa. Il Benevento chiude addirittura in sofferenza, deve accontentarsi del pareggio e brucia come col Toro altri due punti.
Benevento (4-3-3): Montipò; Barba, Tuia (82′ Caldirola), Glik, Depaoli; Improta (75′ Foulon), Schiattarella, Ionita; Caprari (75′ Sau), Lapadula (82′ Di Serio), Insigne (67′ Viola). A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Tello, Dabo, Falque, Hetemaj, Pastina. Allenatore: Inzaghi.
Sampdoria (4-4-2): Audero, Augello, Colley, Tonelli (64′ Yoshida), Bereszynski; Jankto, Thorsby (77′ Verre), Silva (77′ Ekdal), Candreva (64′ Damsgaard); Keita, Torregrossa (77′ Quagliarella). A disposizione: Ravaglia, Letica, Ramirez, Askildsen, Regini, Ferrari, Leris. Allenatore: Ranieri
Arbitro: sig. Aureliano di Bologna
Marcatori: 55′ Caprari, 80′ Keita
Ammoniti: 6′ Silva (S), 14′ Tuia (B), 31′ Improta (B), 41′ Depaoli (B), 70′ Ionita (B),