Non sarà stata una gita a San Siro, ma il Benevento non lascia affatto il segno. Passa facile l’Inter che, dopo i cinque rifilati all’andata, travolge i giallorossi con altri quattro gol e una partita mai in bilico. Una gara che parte subito in salita per la squadra di Inzaghi, già sotto dopo appena 7 minuti con la sfortunata deviazione di Improta, quasi impercettibile, ma quella che vale per la prima marcatura. E’ un Benevento spaesato, mai in gara, e forse eccessivamente in difficoltà anche per una veste tattica già sperimentata con qualche lacuna dal primo minuto con il Torino. L’Inter fa quello che vuole, nella ripresa colpisce e non lascia scampo prima con il ritorno al gol di Lautato e poi con la doppietta di Lukaku, salito in cattedra prima della sostituzione con l’oggetto dei desideri giallorossi, Pinamonti. Conte si gode la prestazione di Eriksen in cabina di regia e gestisce le energie in vista della sfida di coppa alla Juve. Handanovic spettatore non pagante, Benevento quasi arreso in partenza. Non è a San Siro che la squadra sannita deve cercar punti, ma urge ritrovare quell’identità accorta e battagliera che aveva permesso di raccoglier punti.
Inzaghi si dispone a specchio rispetto agli avversari, lancia Depaoli dal primo minuto e conferma Viola in cabina di regia. Conte fa un po’ di turnover, ripartendo dal classico 3-5-2 con Ranocchia in difesa e la coppia Lautaro-Lukaku in attacco. In mezzo al campo fiducia ad Eriksen dopo il gol di Coppa nelle vesti di regista.
I TEMPO – Come all’andata, per i giallorossi parte subito in salita, dopo appena sei minuti i padroni di casa si ritrovano in vantaggio. Calcio di punizione dalla trequarti di Eriksen che la disegna dentro tra portiere e blocchi, Improta la sfiora appena e la sfera si deposita in fondo al sacco con Montipò immobile. Al 23esimo il Benevento rischia il suicidio con un pallone orizzontale di Hetemaj intercettato da Lautaro che va poi al piazzato, palla di un soffio fuori. La squadra di Inzaghi è disorientata, Eriksen è ispirato e alla mezzora taglia dentro per l’inserimento di Hakimi che non trova la porta. Dietro i tre non si registrano, appena il Benevento prova a costruire l’Inter recupera palla e si presenta in area con la girata di Lautaro, pallone alto. Benevento spaesato e quasi impalpabile, l’Inter domina il primo tempoe chiude in vantaggio.
II TEMPO – Sembra partire più alto il Benevento nella ripresa, ma dopo appena due minuti è l’Inter a sfiorare il raddoppio con la sassata mancina di Eriksen che trova la deviazione di Glik che manda la sfera sulla traversa a salvare Montipò. La squadra di Inzaghi soffre troppo, all’undicesimo lo scambio nello stretto dei nerazzurri, rimpallo al limite per Lautaro e tocco di punta che spedisce la sfera alle spalle di Montipò. Il raddoppio non scuote la Strega, anzi la fa grossa al 66esimo nel solito tentativo di costruzione dalla difesa, Montipò di fatto la consegna a Lautaro che va per Lukaku ed è un gioco da ragazzi per il belga insaccare il tris. Il belga si scatena subito dopo con l’assist di Sanchez che Lukaku trasforma ancora in porta. E’ una serata impalpabile per il Benevento, a San Siro finisce 4-0 per l’Inter.
Inter (3-5-2): Handanovic; Bastoni, Ranocchia, Skriniar (74′ De Vrij); Perisic, Gagliardini (80′ Sensi), Viola, Barella (64′ Vidal), Hakimi; Lautaro (74′ Sanchez), Lukaku (80′ Pinamonti). A disposizione: Padelli, Radu, Kolarov, Young, Darmian, Brozovic. Allenatore: Stellini (Conte squalificato)
Benevento (3-5-2): Montipò; Caldirola (59′ Pastina), Barba, Glik; Improta (70′ Foulon), Hetemaj, Viola (59′ Caprari), Ionita (70′ Tello), Depaoli; Caprari (76′ Insigne), Lapadula. A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Basit, Dabo, Di Serio, Masella, Falque. Allenatore: Inzaghi
Marcatori: 7′ Improta (aut), 57′ Lautaro, 67′, 78 Lukaku
Ammoniti: 28′ Caldirola (B), 32′ Depaoli (B),
