Al di là di proclami, analisi e buonismi vari ipocriti e di parte, è indubbio che la gara di domani a pranzo contro la Fiorentina costituisce per i giallorossi un crocevia abbastanza importante della stagione. Non è un’ultima spiaggia ma indubbiamente un match che dovrà dare dei verdetti, una specie di esame e soprattutto quello che dirà quale è il reale valore della navicella sannita. Se la realtà è quella della squadra reduce da cinque sconfitte consecutive in gare ufficiali e senza un volto ben definito, oppure quella delle prime tre giornate che forse troppo affrettatamente era stata definita tra le rivelazioni.
La risposta più attesa, però, è legata all’assetto. Capire se Inzaghi ed il suo staff hanno deciso di cambiare registro, di continuare con le loro idee che a volte si sono mostrate poco consone a quella che è la realtà della serie A. Insomma, una serie di interrogativi. La sensazione è che durante queste due settimane di stop si sia pensato a delle variazioni, del resto sarebbe assurdo non pensarlo, anche se alla fine i piani sono stati in parte complicati da alcuni forfait. A sorpresa e non previsto di Dabo che sarebbe stato uno degli ex perchè risultato positivo al Covid-19 e di Viola e Iago Falque ancora una volta per acciacchi vari che secondo consuetudine non sono stati resi noti dalla società che notoriamente cela qualsiasi tipo di problema fisico o di infortunio dei propri tesserati anche se banali. A questo terzetto bisogna aggiungere per completare il quadro degli assenti il convalescente Tuia e lo squalificato Caprari.
All’Artemio Franchi, comunque, potrebbero essere Barba, Hetemaj e Moncini, uno per reparto, le novità di Inzaghi. Il difensore ex Chievo si dovrebbe piazzare a sinistra al posto di Foulon e consentire di schierarsi con la difesa a cinque oppure a quattro in base alle esigenze del match. A centrocampo il finnico il cui impiego è stato invocato a gran voce più volte in queste settimane dalla gente e dalla critica ed il cui mancato utilizzo lascia sconcertati se si pensa che nel reparto centrale è stato reinventato l’insipido Improta, garantirà corsa ed anche robustezza, infine in avanti Moncini dovrebbe fare la staffetta con Lapadula alle prese con il jet lag e rientrato da meno di 48 ore dal Perù dove è stato impegnato con la nazionale. Nel reparto centrale Dabo dovrebbe fare spazio appunto ad Hetemaj. La formazione, dunque, dovrebbe essere quasi fatta con qualche ballottaggio sulla trequarti.