Benevento-Inter non avrà la cornice di pubblico che una gara così affascinante meriterebbe. Quella di questa sera sarà la prima post-lockdown con degli spettatori al “Vigorito”, seppur limitato all’apertura per sole mille unità. 500 inviti societari e altri 500 biglietti destinati alla prevendita in prelazione agli abbonati della passata stagione. Nella giornata di ieri la caccia al biglietto è scattata, c’è ha rinunciato perché ha adottato uno stile di vita in questo periodo estremamente “attento” e chi, invece, è rimasto deluso per non esser riuscito a completare in tempo la procedura on-line. “Non posate le bandiere, presto torneremo a sventolarle” è il messaggio del Benevento Calcio, in realtà citazione del presidente Oreste Vigorito, affidato alla divulgazione con un video postato pochi minuti fa dal canali social del club. In questi giorni qualcuno ha ripreso anche i vecchi appelli del numero uno della società sannita quando, in occasione dei festeggiamenti per la matematica promozione in Serie A, aveva esortato il pubblico ad evitare assembramenti per dei festeggiamenti che rappresentavano anche una speranza che il peggio fosse passato. “Apriremo le porte gratuitamente non appena sarà possibile” aveva promesso Vigorito, ma l’occasione non potrà esserci in questo periodo di enormi attenzioni e limitazioni. E non dipende certo da lui.
Prime prove di parvenza di una normalità ancor remota, tra la speranza e il timore di un fenomeno epidemico le cui previsioni sono ancora tutte da verificare. Il calcio si interroga anche per ciò che accade sul rettangolo verde, specie dopo quanto accaduto a Genova. La sensazione è quella dell’equilibrista sulla corda. Intanto si gioca ancora, proverà a farlo con spensieratezza la Strega, vivendosi l’emozione di un match che non può che inorgoglire squadra e tifosi. Per ora a distanza, ma non posate le bandiere…