Benevento-Inter: 2-5. Troppa Inter. I nerazzurri passeggiano contro il Benevento, gli basta accelerare quando vogliono per rifilare il pokerissimo alla Strega. Bastano appena 35 secondi per capire che qualsiasi sogno non può esser cullato contro la corazzata di Conte, pronti via e subito Lukaku ad aprire le marcature. In realtà i giallorossi non rinunciano a giocarsela a viso aperto, forse anche un po’ troppa la spavalderia probabilmente suscitata dalle soddisfazioni di Marassi. Dietro i giallorossi lasciano troppi spazi, non puoi lasciarli a gente come quella che ha l’Inter in attacco e sugli esterni. Al 24esimo raddoppia Gargliardini, passano 5 minuti e la chiude virtualmente la doppietta di Lukaku. Prova a rientrare in gara la Strega con Caprari, l’Inter chiude qualsiasi illusione con Hakimi. Nella ripresa prova a sistemare qualcosa Inzaghi passando quasi a specchio rispetto agli avversari e sugli esterni la sua squadra sembra riuscire a trovare qualche equilibrio. Lautaro entra e non perdona da infallibile cecchino, Moncini prende un palo, ma c’è gioia personale per Caprari che firma la doppietta. Fino alla fine la Strega non rinuncia a proporre gioco, è quello che interessa ad Inzaghi che va oltre un risultato che però pesa, anche se inconfutabile. Il tecnico giallorosso mira a temprare carattere ed atteggiamento dei suoi che danno comunque risposte di personalità che però rischia di sfociare in un eccesso di spavalderia. E’ lì che si inserisce la qualità dei nerazzurri e delle grandi in generale le cui qualità rimettono subito la Strega con i piedi per terra. Dall’esaltazione di Genova ai cinque cazzotti dell’Inter. Ora toccherà trovare un equilibrio.
Rispetto la gara di Marassi, il tecnico del Benevento cambia solo in difesa con capitan Maggio che si riprende il posto a destra e Barba sul versante opposto. Conte ritrova De Vrij e Skriniar nei tre di dietro, Vidal parte dall’inizio con Sanchez a far rifiatare Lautaro dopo l’ottimo impatto con la Fiorentina da parte del cileno.
I TEMPO – Subito un cazzotto in faccia per il Benevento, appena 35 secondi servono ai nerazzurri per passare sopra già al affondo. Il lancio che innesca Hakimi a destra per bersi Barba ed andare dentro per il tocco sotto di Lukaku che gonfia la rete. La Strega prova a scuotersi subito, al quinto Insigne prova ad approfittare di un errore in uscita dell’Inter, ma in precario equilibrio la sua conclusione termina inoffensiva al lato. I giallorossi se la giocano a viso aperto, occupano la metà campo avversaria e provano a produrre gioco. Minuto 13, ci provano da corner con la schiacciata di Ionita, centrale per Handanovic. Dopo il quarto d’ora, l’Inter prende le misure e diventa sempre più difficile per i giallorossi uscire in possesso, spesso da dietro sono costretti ad affidarsi ai lunghi rilanci, tutti preda degli avversari. L’Inter quando accelera fa paura, minuto 25 da destra a sinistra per il cross di Young, palla fuori ed ecco Gargliardini a non lasciar scampo col sinistro di prima per il raddoppio. Troppa Inter, Gagliardini approfitta dell’errore di Montipò per servire Lukaku e calare il tris. Il Benevento non ci sta, passano quattro minuti e sono i giallorossi ad approfittare dell’errore in uscita degli avversari: palla al limite per Caprari che mette il mirino e fionda all’angolino basso per provare a rimettere in carreggiata la partita. Il gol rincara la Strega, ancora avanti a cinque dal termine con un calcio di punizione per l’inserimento di Caldirola che sfiora soltanto senza trovare lo specchio. Conte richiama i suoi, accelera di nuovo l’Inter che va a calare il poker con lo sviluppo dalla sinistra, Letizia nel cuore raccoglie e non spazza, il suo diventa praticamente il controllo per Hakimi che lo anticipa e beffa Montipò. Troppo facile per l’Inter, affondo in contropiede per la testa di Vidal in chiusura di frazione, ma il cileno sbaglia clamorosamente e grazia gli avversari. Primo tempo senza storia, gara saldamente nelle mani dell’Inter.
II TEMPO – Nella ripresa Inzaghi ridisegna la squadra e passa a tre dietro con l’inserimento di Tuia e l’ingresso di Foulon sul versante destro. Parte bene la Strega che dopo quattro minuti in velocità va vicina al raddoppio. Gran filtrante di Caprari per l’inserimento di Moncini che va verso la porta, il palo salva Handanovic sul destro incrociato dell’attaccante. Inzaghi si gioca anche la carta Lapadula, sulla corsa di Letizia che va a calciare il rimpallo proprio sui piedi dell’ex Lecce che però non riesce ad indirizzare nello specchio. C’è anche l’Inter, che si limita a gestire ma affacciandosi ancora avanti. Al 25esimo il legno lo colpiscono anche i nerazzurri con il destro al volo di Gagliardini che si infrange sul palo. E’ solo il campanello d’allarme, il gol arriva qualche minuto più tardi con il preciso destro di Lautaro. Il Benevento non rinuncia, ancora la discesa di Letizia che piazza dentro per Caprari che firma la doppietta. Sulle fasce è incontenibile la squadra di Conte, da destra all’inserimento di Perisic che clamorosamente manda a lato. Fino all’ultimo per il Benevento conta uscire a testa alta, finisce con il pokerissimo che rimette subito la Strega con i piedi per terra.
Benevento (4-3-3): Montipò; Barba (37′ Letizia), Caldirola, Glik, Maggio (46′ Tuia); Dabo (70′ Hetemaj), Schiattarella, Ionita; Caprari, Moncini (63′ Lapadula), Insigne (46′ Foulon). A disposizione: Manfredini, Gori, Del Pinto, Tuia, Improta, Di Serio, Sau, Iago. Allenatore: Inzaghi.
Inter (3-4-1-2): Kolarov, De Vrij, Skriniar; Young (65′ Perisic), Vidal (51′ Barella), Gagliardini (81′ Eriksen), Hakimi; Sensi (65′ Brozovic); Sanchez, Lukaku (65′ Lautaro). A disposizione: Padelli, Radu, Ranocchia, Dalbert, D’Ambrosio, Bastoni, Pinamonti. Allenatore: Conte.
Arbitro: Sig. Piccinini di Forlì
Marcatori: 1′, 29′ Lukaku, 25′ Gagliardini, 34′, 76’Caprari, 42′ Hakimi, 71′ Lautaro