Ultima partita casalinga del 2019 per l’Us Avellino. A chiudere virtualmente l’anno agonistico al Partenio-Lombardi ci sarà la Sicula Leonzio di mister Giovanni Bucaro, lo scorso anno protagonista proprio con i lupi del doppio successo Campionato-Scudetto. La gara (ore 14.30) arriva al termine di una settimana complessa per i biancoverdi, provati dallo sforzo fisico in virtù del precedente doppio impegno di Coppa Italia e con qualche acciaccato.
“Di sicuro non manderò calciatori in campo che non sono al 100% – ha dichiarato a tal proposito mister Ezio Capuano – non voglio vedermi costretto, come contro la Ternana, a dover variare uomini e schemi per situazioni indipendenti dalla mia volontà tattica. Tranne Palmisano (infortunio) e Illanes (squalifica) ho convocato tutti ed i ragazzi mi hanno dato grande disponibilità. Malgrado tutte le problematiche della settimana siamo sicuri di aver preparato bene l’incontro”.
Sul prossimo ospite dei lupi: “la Sicula Leonzio è il peggior avversario che potesse capitarci, e non lo dico per piaggeria. E’ sicuramente una squadra ferita, perdere 7-2 fa male, e vorrà subito rifarsi. Avendola vista spesso anche dal vivo, la ritengo inoltre una rosa fatta da elementi importanti e che gioca un buon calcio. Per noi è però un match fondamentale da vincere perché ci permetterebbe di aumentare ulteriormente il distacco”.
Parole importanti per Giovanni Bucaro, grande ex di giornata: “e’ un ottimo allenatore ed una grande persona. Lo scorso anno ha riportato l’Avellino in C disputando un campionato di rincorsa, vincendo poi addirittura lo Scudetto. E’ giusto che gli venga tributato il doveroso merito”.
“Fino ad ora – ha detto Capuano – reputo la mia esperienza ad Avellino positiva, resto con gli obiettivi che mi sono stati chiesti quando firmai il contratto. Abbiamo una squadra giovane, volenterosa, disposta al sacrificio. Mancano due partite al giro di boa e proveremo a vincerle entrambe, ma senza fare voli pindarici”.
Ieri il primo contatto con la nuova proprietà: “Ho percepito entusiasmo ma sarò sempre grato a Mauriello e Iuppa per l’opportunità che mi hanno dato. Allenare l’Avellino era il sogno della mia vita. Non mi hanno fatto mai mancare nulla”.