Nessun concordato in bianco. Si arrichisce di un nuovo capitolo la vicenda Sidigas che non ha presentato al Tribunale di Avellino il piano di rientro dei debiti, il cui termine ultimo era fissato per oggi, optando per un accordo di ristrutturazione del debito. Un cambio di strategia per il quale già c’è l’ok da parte dei giudici della sezione fallimentare e concede alla società partenopea 120 giorni per pianificare e risolvere la questione debitoria. Ma cosa cambia per l’Us Avellino ? In primis escono di scena i tre commissari giudiziali previsti esclusivamente in regime di concordato, mentre per a vendita resta attiva la figura del custode cautelare Francesco Baldassare poichè tra i beni sequestrati alla Sidigas, che ammontano a 97 milioni, rientra anche la società sportiva. Restano ristretti, dunque, gli spazi di manovra e la cessione subisce un rallentamento. E su questo fronte la novità riguarda la possibile uscita di scena dell’Ap Green non avendo ricevuto una risposta entro la giornata di ieri. Dovrebbero restare in piedi le due proposte casertane: la prima formata da tre imprenditori che hanno messo sul piatto 1 milione e 100mila euro. Poco più alta, 1 milione e 300mila, l’altra offerta che vedrebbe coinvolto anche un medico di origini irpine. Se per la prima si parla di un’offerta vera e propria quest’ultima ha ancora i connotati di una manifestazione d’interesse.